Copertina SV

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2008
Durata:50 min.
Etichetta:Napalm Records
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. CEMETERY GATES
  2. HUMAN MACHINE
  3. CIVILISED?
  4. KINGS OF ETERNITY
  5. MASTER OF ILLUSION
  6. THE VIGIL
  7. SAVE THE WORLD
  8. HEARTS AND VOICES
  9. I DON'T BELIEVE IN FRIENDS FOREVER
  10. NEVER AGAIN

Line up

  • Alessio Garavello: vocals, guitars
  • Steve Williams: keyboards
  • Andrea Martongelli: guitars
  • Steve Scott: bass
  • Francesco Tresca: drums

Voto medio utenti

Sul quarto album dei Power Quest gli equilibri del gruppo anglo/italiano restano sbilanciati verso la nostra penisola, visto che sono ben tre i nostri connazionali: il cantante Alessio Garavello, il chitarrista Andrea Martongelli (già compagni negli Arthemis) e Francesco Tresca (batterista, dagli Hypnotheticall), rispetto ai due ex Dragonforce, gli inglesi Steve Williams e Steve Scott.
Al fianco dei cinque musicisti si alternano inoltre diversi ospiti, quali ad esempio Richard West (Threshold), Jørn Viggo Lofstad (Pagan's Mind) e Bob Katsionis (per lui, trai tanti, i Firewind).
Tutti interventi graditi, tranne uno, quello che peraltro si fa notare maggiormente, ed è l'autore delle voice-overs che ci terranno compagnia dalla quarta canzone in scaletta, "Kings of Eternity", fino alla fine dell'album, un espediente che continuo a non approvare e che, come fatto in passato (e nel futuro), influirà sul - non - voto finale.
Al di là di queste considerazioni, "Master of Illusion" ribadisce l'ottima forma dei Power Quest, che realizzano un album più in palla dei tre dischi precedenti, subito vivace con una "Cemetery Gates" che, spinta dalle tastiere di Steve Williams, non può che far venire in mente i Sonata Arctica.
Già perchè i riferimenti sono sempre le migliori melodic power metal bands, anche se a dire il vero i Power Quest fanno di tutto per ritagliarsi un proprio spazio. E ci riescono sopratutto con canzoni come l'articolata e dal bel taglio melodico "Human Machine", grazie ad un Alessio Garavello in grande spolvero ed impreziosita dal key solo di Richard West, come pure con la briosa e scattante "Never Again", mentre non convincono i cori fin troppo banali della titletrack e suonano un po' forzati gli inserti in growl (ad opera di Chris Neighbour dei FourwayKill) su "The Vigil".
Ma al di là di questi singoli episodi, "Master of Illusion" nel suo complesso si rivela un buon disco, e nella mia discografia questo promo "monco" verrà ben presto rimpiazzato dal CD originale, magari dalla versione con la bonus track "Reckoning Day" (cover dei Megadeth).
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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