Inutile fare troppa filosofia. Il mondo del rock ‘n’ roll ha da sempre nel sesso una delle sue forze motrici e in un ambito ancora tradizionalmente maschilista è innegabile che avere a che fare con delle rockeuses è già di per sé un motivo d’interesse e curiosità.
Curiosità che quasi fatalmente accompagna il debutto di queste quattro fanciulle veronesi collettivamente denominate Cherry Lips, la nuova scoperta di casa Andromeda Relix, autrici di un prodotto decisamente godibile sotto il profilo musicale e sorprendente nella sua singolare confezione digipack.
Senza voler scomodare le misconosciute Fanny (vere prime-movers del “movimento”), tra le pioniere del “all female rock” ritroviamo sicuramente le Runaways di Joan Jett e Lita Ford, (autentiche sovvertitrici di quella tirannia maschile che fino ad allora aveva relegato “l’altra metà del cielo” a ruoli decisamente ehm, meno “artistici”) e sono proprio le californiane le prime che mi vengono in mente durante l’ascolto di questo “Cherry lips”, trentotto minuti di hard rock, pop e glam, sulla scia di bands come T-Rex, Aerosmith, Kiss e AC/DC, senza pretese rivoluzionarie e tuttavia assolutamente ben realizzati e persuasivi nella loro gradevole semplicità ed energica schiettezza.
La bella voce di Stefy e gli assoli istantanei e “rigorosi” di Elisa, oltre ad una notevole qualità nella scrittura che rende il tutto facilmente memorizzabile e fresco senza scadere in soverchie banalità, sono le armi principali delle nostre “tose”, risolute e convincenti nel loro ruolo di nuove “speranze” del rock al femminile.
“Dead or alive? (are you)”, “Haunted” (la mia preferita!), “The race is on”, la vaporosa “On my own”, l’ammiccante “Mean hot and nasty” e l’orientaleggiante “Shadow” sono i pezzi che lasciano i segni più profondi, mentre nutro qualche riserva su “Girls just wanna have fun”, la cover di Cindy Lauper probabile depositaria di una “grande verità”, ma che reputo non eccessivamente efficace in questa trascrizione.
Ah, quasi dimenticavo … le Cherry Lips sono anche avvenenti e seducenti e non rinnegano affatto la loro femminilità per essere “credibili” … L’utile e il dilettevole, dunque, buona musica e un pizzico di quel sano “voyeurismo” che non guasta mai … Difficile resistere.