Copertina 7,5

Info

Dvd
Anno di uscita:2008
Durata:142 min.
Etichetta:E-m-s
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. AM I EVIL (INTRO)
  2. IT'S ELECTRIC
  3. GIVE IT TO ME
  4. THE PRINCE
  5. MINE ALL MINE
  6. LIGHTNING TO THE NATIONS
  7. FALLEN ANGEL
  8. TO THE DEVIL HIS DUE
  9. ALIMONY
  10. I CAN'T HELP MYSELF
  11. SUCKING MY LOVE
  12. STREETS OF GOLD
  13. HELPLESS
  14. AM I EVIL
  15. IN THE HEAT OF THE NIGHT
  16. INTERVIEW WITH THE BAND
  17. MAKING OF "ALL WILL BE REVEALED"

Line up

  • Nick Tart: vocals
  • Brian Tatler: guitar
  • Eddie Moohan: bass
  • Karl Wilcox: drums
  • Mills: guitar

Voto medio utenti

Ho letto da qualche parte che Brian Tatler gradirebbe, per i suoi Diamond Head, un giudizio basato su ciò che il gruppo è oggi, senza pregiudizi e paragoni con il passato.
Un desiderio senz’altro legittimo e comprensibile, ma sinceramente abbastanza difficile da mettere in pratica.
Io stesso, nell’analisi del loro ultimo lavoro in studio “What’s in your head?” ho “peccato” un po’ in questo senso, assegnandogli una votazione a cui, dopo un’attenta riflessione a posteriori, probabilmente mancava un mezzo punto.
E’ sufficiente, però, vedere ed ascoltare questo Dvd registrato al London Astoria nel novembre del 2005, per rendersi facilmente conto che è una sorta di “missione impossibile” scindere gli ‘Head attuali dalla loro storia, così ricca di splendidi “classici” da rendere (questo sì!) arduo un confronto con la pur dignitosa nuova produzione, qui (per ovvie ragioni “cronologiche”) rappresentata dai brani di “All will be revealed”, un lavoro che, nonostante la piccola ammenda di qualche riga fa, continuo a considerare decisamente superiore al suo successore.
Il consistente manipolo degli ambasciatori del glorioso “tempo andato” (“Am I evil”, “It’s electric”, “The prince”, “Lightning to the nations”, “Helpless”, “Sucking my love”, “Streets of gold”, “In the heat of the night”) finisce irrimediabilmente per mettere in ombra gli egregi rappresentanti del terzo millennio (“Give it to me”, “Mine all mine”, “Fallen angel”, “Alimony”), mentre è necessario porre l’accento sulla convincente prova d’insieme dei “nuovi” Diamond Head, con l’eccellente Tart che si dimostra un degno erede della leggenda Harris, sia nel difficile compito di interpretare con dovizia i “suoi” pezzi (Nick ha una voce abbastanza simile a quella di Sean, eppure riesce a non difettare in personalità), sia come tenuta complessiva del palco.
Per Tatler è superfluo “sprecare” altre parole, classe, fantasia e sensibilità (oltre che un pregevole stato di forma) lo sostengono come ai tempi “belli” e il pubblico dell’Astoria, numeroso e fortunatamente pure eterogeneo dal punto di vista anagrafico (segno che i Diamond Head, anche grazie ai noti attestati di stima da parte di alcune celebrità del rock, sanno ancora attirare l’attenzione dei più giovani), sembra davvero gradire quello che i cinque inglesi gli propongono da questo ampio palco privo d’orpelli scenografici.
Una regia semplice ma assai accurata e un congruo audio in Dolby Digital contribuiscono alla resa complessiva di un prodotto “base” veramente godibile, al quale vengono aggiunte altresì un’intervista a Brian Tatler, al drummer Karl Wilcox e a Nick Tart, nonché un breve filmato relativo al “making of” di “All will be revealed”.
Un bel dischetto versatile, dunque, che credo abbia tutte le caratteristiche necessarie per riuscire a convincere anche l’esigente pubblico dei “nostalgici”.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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