Il precedente disco dei vampiri Romani è forse giusto alla luce del 2008 considerarlo come un album transitorio, soprattutto perchè Pleasure And Pain era un nuovo inizio per i Theatres Des Vampire dopo l'abbandono dello storico leader Lord Vampyr dietro al microfono. Ma anche perchè vide l'ingresso ufficiale (o meglio il cambio di ruolo) di Sonya Scarlet dietro al microfono, andando a ricoprire quel compito di frontwoman assoluta che non gli era stato possibile sino a quel momento. Il risultato fu un cd carino, ma a se stante, dove il gruppo stava cercando una via stilistica che potesse dare sfogo a Sonya, e finalmente possiamo dire di esserci arrivati con questo Anima Noir. Rispetto all'immediato passato l'elettronica finalmente trova maggiore spazio negli arrangiamenti, forse prende un tantino troppo la mano nell'approssimativa e scontata sezione ritmica di Two Seconds, ma poco male. Ci sono sicuramente Kain, Unspoken Words e Blood Addiction a reggere il gioco, finalmente tutto suona più maturo e deciso, soprattutto nei riffs di chitarra che sembrano andare a pescare più in un Rock moderno che nel trito e ritrito Gothic Metal. Anche Sonya si trova maggiormente a suo agio grazie ad una prestazione graffiante, che qualche volta contrasta con certe atmosfere romantiche, ma che ben si adatta alla loro proposta. Stilisticamente si può dire che la canzoni si sono snellite da certi inutili orpelli, ora vanno dritte al sodo con più facilità, lasciando un segno nell'ascoltatore, visto che le melodie sono di facile presa, ma non scontate. Non so quanto potranno contare per il futuro certe incursioni Electro negli arrangiamenti, ma forse è arrivato il momento di osare definitivamente.
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