Copertina 7

Info

Anno di uscita:2003
Durata:32 min.
Etichetta:Lunasound
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. TETNA SHOT
  2. X-LEG
  3. WALTER
  4. SPUNK
  5. ANOREXIA NERVOSA
  6. AXLE GREASE
  7. MOUTHFUL
  8. SO BEAUTIFUL, SO CLEAN
  9. SWANKY
  10. FLOATING
  11. SHITFACED

Line up

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E’ innegabile che nell’ultimo periodo sia stata la Scandinavia, insieme agli States, ad introdurre maggior linfa vitale nella sempre più estesa scena dell’heavy alternativo. Formazioni di stile diverso ma di attitudine similare come We, Camaros, Puffball, The Peepshows, Frame, hanno rilasciato lavori di qualità media piuttosto buona, in qualche caso ai limiti dell’eccellenza.
Si può dedurre, dopo la sbornia death/black del decennio passato, che nell’estremo nord Europeo sia in atto una rinascita della concezione di rock duro che preveda uno spettro di colori più variegato del nero assoluto legato al metal oltranzista.
Parliamo ovviamente di piccole bands underground, in grado soltanto di riempire una piccola nicchia del mercato discografico, ma la cui presenza in costante crescita non può essere ignorata.
E’ il caso degli Svedesi Acid Ape, garage-trio che viene portato alla ribalta dall’etichetta conterranea Lunasound, evidentemente appassionata di formazioni triangolari, avendo già in cartello gruppi molto interessanti come Gorilla e Black Moses.
Possiamo subito approfittare di questi nomi per cogliere qualche analogia con il sound del giovane terzetto Svedese. Infatti anch’essi, come i loro più noti label-mates, si cimentano in un heavy rock più voluminoso che estetico, impostato sull’impatto fisico frontale, con un concentrato di raw-fuzz, ritmiche violente, vocals maniacali ed urlate, con notevoli vibrazioni psichedeliche ed alcuni richiami al grunge primitivo e selvaggio, vedi i Mudhoney di “Superfuzz bigmuff”, privato però della componente pop-melodica.
Fragore e distorsioni, non occorrono tante parole per delineare le canzoni di “Fleshspa”, che godono di suoni spessi e “stonerizzati” dalla mano dell’esperto Mattias Nilsson, già produttore di Half Man e The Mushroom River Band. Ma non vi sono particolari concessioni al desert-rock nell’aggressività spinta degli Acid Ape, i quali prendono come punto di partenza il tiro dei Melvins incattivendolo con attitudine punkeggiante, ottenendo risultati lusinghieri ad esempio nelle oppressive “X-leg”,”Spunk”,”Swanky”, veri macigni di noise sferragliante, o nella furiosa nevrosi di “So beautiful, so clean”, titolo che è ironica antitesi di un suono in realtà pazzescamente sporco ed abbruttito.
Per rendere meno soffocante una formula votata al rumore caotico, il trio si concede con intelligenza alcune deviazioni psych, accorgimenti particolari come l’inatteso organo e la voce sussurrata all’inizio di “Axle grease” o lo psicotico piano nello stordente finale “Shitfaced”, che può ricordare gli episodi più crudi dei The Heads. La cosa dimostra che non siamo di fronte a semplici picchiatori fracassoni bensì ad un gruppo pronto al successivo grado di maturazione, ad una superiore variabilità tematica, le cui avvisaglie si colgono in un brano come “Walter”, meno impulsivo e più meditato intorno ad uno splendido basso rombante.
Ancora una volta segnaliamo una fresca novità, un positivo debutto, un ulteriore prova di quanti fermenti musicali si stiano muovendo al di sotto della coltre di scene incensate e pubblicizzate ma che non hanno più nulla da dire.

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