Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:1982
Durata:42 min.
Etichetta:Bronze

Tracklist

  1. TOO SCARED TO RUN
  2. CHASING SHADOWS
  3. ON THE REBOUND
  4. HOT NIGHT IN A COLD TOWN
  5. RUNNING ALL NIGHT
  6. THAT'S THE WAY THAT IT IS
  7. PRISONER
  8. HOT PERSUASION
  9. SELL YOUR SOUL
  10. THINK IT OVER

Line up

  • Peter Goalby: lead vocals
  • Mick Box: guitars
  • Bob Daisley: bass
  • Lee Kerslake: drums
  • John Sinclair: keyboards, synthesizer, guitars, vocals

Voto medio utenti

Gli Uriah Heep sono uno dei gruppi più longevi che ancora oggi ci regalano ottimi album, come l'ultimo "Chaos & Colour" ed hanno passato in rassegna diversi stili nel corso degli anni.
Si formano alla fine degli anni '60 ad opera degli ex membri degli Spice, David Byron (voce) e Mick Box (chitarra); presto si uniscono a loro il tastierista Ken Hensley e il bassista Paul Newton, entrambi provenienti dai Gods, dove suonavano insieme al chitarrista dei Rolling Stone, Mick Taylor, con Nigel Olsson alla batteria (Elton John).

Incidono subito due classici come Very 'Eavy, Very Umble e Salisbury, in cui l'hard rock influenzato da Zeppelin, Black Sabbath e Deep Purple fa capolino. A partire da Look At Yourself si ha una maggiore interazione melodica. Gli Uriah Heep (nome ispirato a un personaggio di un racconto di Charles Dickens) quindi si dirigono su temi più progressivi, spesso dalle tematiche fantasy come in Demon And Wizards e Magician's Birthday. Con Sweet Freedom la band ottiene meno successo che con i suoi predecessori e il declino continua con Wonderworld. Poi subentra John Wetton e con lui registrano Return To Fantasy.

Purtroppo sorgono problemi tra il gruppo e il manager Gerry Bron proprio mentre esce l'album High & Mighty che causarono l'uscita di David Byron che, dopo il suo disco solista Take No Prisoners, forma i Rough Diamond, ed anche di John Wetton. Entra John Lawton (ex Lucifer's Friends) e la band registra Firefly. Poi la band affronta il periodo più nero con dischi come Innocent Victim (il suo titolo è tutto un programma!) e Fallen Angel. Lawton decide di riunirsi ai Lucifer's Friends e Conquest è registrato con il grande John Sloman (ex Lone Star). A questo punto, in piena nwobhm, Mick Box farà risorgere gli Uriah Heep con l'ex bassista del Rainbow, Bob Daisley, l'ex cantante dei Trapeze, Peter Goalby e l'ex tastierista degli Heavy Metal Kids, John Sinclair.

Con queste premesse esce nel 1982 questo validissimo Abominog, importante perché dal punto di vista artistico rappresentò un punto di svolta degli Uriah Heep. Il suono, per l'epoca,è modernissimo modulato su un riff rama di chiara scuola nwobhm, dell'ala però più melodica ad accostabile in qualche modo ai Praying Mantis dello storico Time tells No Lies; anzi con una punta di verve tecnologica in più, come confermato dalla cover di Russ Ballard "On The Rebound"; nonché progenitore di alcune cose che si sentiranno nel primo capitolo del progetto Phenomena. È un disco permeato da un rotondo e nitido suono metallico (Too Scared To Run), ma senza dimenticare la melodia (That's The Way That It Is) e deliziosi passaggi elettro acustici (Prisoner). Bellissima anche la fulminante Chasing Shadows, distesa su di un tappeto di tastiere magiche.

Non un momento di stanca comunque, un album da rivalutare: senza questo passaggio, forse, oggi gli Uriah Heep non sarebbero qui con noi.

Recensione a cura di Fabio Zampolini

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