Avevo apprezzato parecchio i lavori precedenti dei Perzonal War, che vidi poi all'opera on stage assieme a Candlemass e Destruction nel loro tour europeo di qualche anno fa. Con la loro miscela tra il sound dei Metallica primi '90 ed i piu' ispirati Rage, i Perzonal War seppero unire con maestria la potenza del thrash del secolo scorso alla melodia del power tedesco meno scontato. Il risultato fu ottimo, anche se non certo destinato al grande pubblico.
Tornano ora con un album, questo "Bloodline", edito ancora una volta da AFM Records, un album che pero' non decolla e che arriva addirittura ad annoiare. Undici brani in cui i Perzonal War aumentano la propria componente moderna, cercano forse di percorrere nuove strade e caratterizzare in personale il proprio sound. Il risultato non convince, e i punti morti che si presentano durante l'ascolto sono parecchi.
Non bastano nemmeno le presenze illustri di Victor Smolsky, Manni Schmidt e Schmier a risollevare un album piatto, senza grandi cadute di tono, ma senza nemmeno validi picchi qualitativi.
Mi sembra un album quasi di transizione, tra quello che di ottimo i Perzonal War hanno saputo fare in passato e la strada verso cui potranno muoversi in futuro per non ricadere nella piu' bieca copia carbone di se stessi.
Sinceramente mi aspettavo qualcosa di piu', invece mi ritrovo solo noia e ripetitivita'. Non e'quello che chiedevo ad una promettente band come lo erano i Perzonal War, ma prima di lasciarli precipitare nell'oblio e' doveroso vedere quale direzione intraprenderanno nell'immediato futuro.
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