Benvenuti nell'immenso calderone chiamato Metal-core, Death-core se vogliamo distinguere ancora di più questo disco dall'intero panorama.
I
Resistance vengono da l Belgio, capelli rasati, barba di qualche giorno, ed un sound molto derivativo e poco originale; La band formatasi cinque anni fà non è altro che l'ennesimo gruppo Death/Hardcore proveniente dall'Europa, ideali in testa e molta rabbia da sfogare con i propri strumenti, producendo però un album del tutto privo di personalità temo che non verranno per nulla notati dai fan e dagli appassionati del genere.
"Two Sides Of A Modern World" non è per niente ispirato, i chitarroni prodotti benissimo ad opera del sorpendente Jacob Hansen ed il resto della strumentazione vanno ad affiancarsi alle urla di un maiale sgozzato, trucidato, che si contrappongono ad un growl più gutturale ed intenso; La musica contenuta in quest'album è un pò banalotta, i riff si susseguono in un sentiero indefinito, non si capisce infatti quale sia la vena compositiva dei cinque, le tracce alternano qualche bella schitarrata a trame noiose che lasciano distrarre l'ascoltatore per questo assolutamente incapace di concentrarsi invece sui momenti migliori che l'album riesce ad offrire, senz'altro creazioni debitrici a band come
Job For A Cowboy e
Despised Icon.
Niente di personale, ma i
Resistance, con un artwork che rievoca lontanamente alcuni lavori di band che a suo tempo avevano veramente qualcosa da dire (vedi Napalm Death n.d.a.), vanno in contro a far parte dell'immenso dimenticatoio musicale senza lasciarci la minima speranza di vederli tornare in futuro alla ribalta con un nuovo full lenght.
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