Vi piace il death/grind vecchio stile? Allora questo secondo album dei nostrani Cadaveric Crematorium fa per voi! L'esperienza accumulata in 12 anni di esperienza ha reso la band uno dei nomi di punta del metal estremo italiano e questo disco ne è la prova: 12 brani violentissimi, intricati, eseguiti con ferocia, tecnica e accompagnati da testi che avrebbero fatto la felicità dei primi Carcass.
I Cadaveric Crematorium, però, oltre a suonare con inaudita efferatezza, sono anche e soprattutto in grado di non limitarsi a triturare tutto e tutti, adottando spesso soluzioni varie, inaspettate e molto divertenti.
Che dire altrimenti di un brano come "
Nessun Muoia", in cui compare anche la voce da tenore del bassista Necrom, che, facendo il verso alla celebre romanza classica, declama frasi come "
il corpo tuo nessun vedrà/e tu dovrai ahimè morir/dilegua o carne/spappolate membra/all'alba ucciderò"? Oppure di "
BBQ", cronaca di un barbecue a base di carne umana, inframmezzato da stacchi rock'n'roll? C'è anche spazio per un tributo al videogioco Quake III in "
Quad Damage", per una parodia di "Don't Cry" dei Guns'n'Roses e per "
Rutta Che Ti Passa", un minuto di... rutti!
Al di là della goliardia di alcuni brani, bisogna ammettere che tutti i brani sono di ottimo livello, con sporadiche aperture melodiche che contribuiscono a tenere alta l'attenzione dell'ascoltatore. Pezzi come la title track, "
Metropolis" o "
Matando El Torero" (che finisce con il tema de "la corrida"!) sono in ogni caso ottimi esempi di death/grind allo stesso livello, se non migliori, di tanti altri gruppi stranieri, anche piuttosto famosi.
Bravi Cadaveric Crematorium!
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?