Nonostante esistano dal 1998 solo dopo dieci anni i TeleSpallaBob, band fiorentina, riescono a debuttare sulla lunga distanza. Quello che loro definiscono “drink’n’roll” è punk/rock dissacrante, con chitarre graffianti e melodie ariose, con cori azzecatissimi.
La band cerca di far pensare attraverso testi a volte surreali, come “Beato Te” o “Irene”, e anche quando sembrano fare sul serio, con la ballad intimista “Bivio”, alla fina si scopre la loro anima irriverente.
Al centro del sound della band è possibile collocare la bella voce della singer Cisa (sebbene sia aiutata da Giulio), pulita e argentina, la quale dà il meglio di sé in pezzi come “Domani Sarà Peggio” e “Barcollo (Ma Non Crollo)”, pezzi che si prestano anche ad essere cantati a squarciagola.
C’è anche denuncia, alla maniera dei TeleSpallaBob, in questo “Di Rabbia E Di Vino”, sto parlando della canzone “Tramonto A Marrakech”, che parla dei problemi dell’immigrazione.
Il disco è leggero e divertente e assolve pienamente il suo compito, cioè quello di regalare una mezzora di buona musica, senza troppo impegno. La band ha potenziale, sono curioso di vedere fin dove arriverà.
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