Copertina 8

Info

Anno di uscita:2008
Durata:57 min.
Etichetta:Roadrunner
Distribuzione:Warner

Tracklist

  1. BLOOD FIRE WAR HATE
  2. UNLEASH
  3. PARANOIA
  4. WARMAGEDDON
  5. ENEMY GHOST
  6. ROUGH
  7. FALL OF THE SYNCOPHANTS
  8. DOOM
  9. FOR THOSE ABOUT TO ROT
  10. TOUCHING THE VOID
  11. SOULFLY VI

Line up

  • Max Cavalera: vox, 4 strings, berimbau, soul, sitar
  • Marc Rizzo: guitars, flamenco guitars
  • Bobby Burns: bass
  • Joe Nunez: drums, percussion

Voto medio utenti

Il 2008 è un anno pieno di impegni per il sempre vitale Max Cavalera…dalle voci di una possibile reunion dei Sepultura (me li gioco come headliners al Gods Of Metal 2009…oramai manca solo questo comeback ed il cerchio delle reunion di band di un certo calibro scioltesi anni orsono è praticamente completo), al progetto devastante di Cavalera Conspiracy con il buon fratellino Igor per finire con Soulfly VI, dal titolo emblematico di “Conquer”.

Già, questo dischetto rappresenta il sesto capitolo del combo capitanato dal leader carioca e devo dire che la vena compositiva è ancora decisamente alta.
Lasciando inalterati i classici canoni del Cavalera style (innesti tribali, utilizzo di strumenti etnici e via discorrendo), “Conquer” va oltre a “Dark Ages”, che pur ha rappresentato un passo indietro verso radici thrash, spingendosi ancora di più verso un songwriting decisamente old school, ove con old school intendo il proprio passato, ricco di richiami HC e ricco di grandioso riffing Thrash con la fucking T maiuscola, quasi a testimoniare che è ancora lui il signore del sound pesante.
Certo, sotto il sole nulla di nuovo, ma il punto non è proprio questo.
Il punto è che i Soulfly sono arrabbiati e Max è ancora affamato, e parecchio anche. La violenza e l’oscurità che racchiudono queste 11 canzoni è davvero invidiabile, ed il taglio è ancora più sottile ma contemporaneamente profondo grazie al sapiente Andy Sneap in sala di missaggio.
Anche il festival degli ospiti è ridotto all’osso, ma vista la “pesantezza” qualcosa vi deve pur balenare: David Vincent dei Morbid Angel in “Blood Fire War Hate” e Dave Peters dei Throwdown in “Unleash”.

Gli highlight del dischetto sono sicuramente rappresentati dall’opener “Blood Fire War Hate”, in cui non si fanno certamente prigionieri, visto la vicinanza al Death Metal, l’oscurità mista al furentissimo Tharsh di “Warmageddon” (ah, quello stacco quanto è vicino al trademark degli Stayer!!!!), la sfuriata HC di “Rough” ed il ritmo rallentato e pesante di “Touching The Void”, (quasi a rendere omaggio ai Black Sabbath) dotato di un finale acidissimo e paranoico, in cui i suoni e sapori orientali si mischiano in un maligno e tormentato mood in stile rito voodoo.

“Conquer”…in una parola, violento, ai confini con il Death Metal, ai confini dei Soulfly.
Recensione a cura di Massimo 'Whora' Pirazzoli
Buono

ridotte le atmosfere etniche e le sperimentazione, cammino già annunciato col precedente album, Max si concentra su un metal più pesante e thrash. Il risultato è un buon album le cui coordinate stilistiche si assestano più sul groove che sulla svolta tribale.

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 04 lug 2009 alle 00:06

Questo è un gran bel gruppo cn un gran bel album... Complimenti a Max Cavalera e company....

Inserito il 30 lug 2008 alle 14:42

Grande Max! Dopo l'ottimo album dei CC ci regala un altro assalto anche con i Soulfly!!! Unica pecca è che si è praticamente scordato del tutto di essere brasiliano e gli inserti tribali sono quasi del tutto spariti... Cmq se tutte le band del passato fossero in grado di regalarci album del genere ci metterei la firma!!!

Inserito il 20 lug 2008 alle 21:37

Mi auguro i Sepultura non facciano mai l'errore della reunion, solo il fatto che onestamente portano avanti il loro discorso artistico merita rispetto. E poi a me piacciono, anche senza Max.

Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.