Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2003
Durata:47 min.
Etichetta:Napalm
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. SILENT INFERNO
  2. DOOMSDAY CELEBRATION
  3. ALIVE AND IMMORTAL ?
  4. WHERE DRAGON REIGN
  5. MASQUERADE
  6. ENTHRALLED BY UNKNOWN DIMENSIONS
  7. UNBORN AGAIN
  8. A MEMORY'S REFLECTION
  9. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI
  10. ANGEL

Line up

  • Stefan Traunmüller: vocals, keyoboards, guitars
  • Sebastian Reiter: bass, lead, acoustic guitars
  • Karim Kienzle: rhythm, lead guitars
  • Moritz Neuner: drums

Voto medio utenti

I Golden Dawn sono uno di quei gruppi che vanno molto negli ultimi anni, con il loro calderone di generi musicali e di modi diversi per esprimerli, ma attenzione a non classificare tutto come Avantgarde o in questo caso faremmo davvero un grosso sbaglio. I Golden Dawn sono proprio dei gran furboni, e ci piazzano in apertura dell'album il loro pezzo migliore, "Silent Inferno", che come tutti gli altri nasce e si evolve in maniera del tutto imprevedibile: prima una breve intro elettronica, poi l'ingresso della voce pulita e delle chitarre heavy, infine un improvviso attacco black metal che lacera il pezzo fino alla conclusione. Una canzone superiore alla media, comunque. La seconda traccia si apre con dei synth e un assolo alla Rhapsody, navigando sempre in territori power. Poi c'è un autentico plagio nei confronti dei Covenant di Nexus Polaris, poi si passa ad atmosfere più calde e goticheggianti e poi ancora al black e così via. La conclusione è affidata invece ad "Angel" che ribalta l'apertura dell'album dimostrandosi invece il pezzo più brutto e privo di idee. Il problema di un album come questo Masquerade è che o si hanno una classe e una perizia tecnica di tutto rispetto come i "The Apokalyptischen Reiter" oppure si rischia di passare dal ridicolo attraversando una canzone prima armati con i synth di Eddy Antonini degli Skylark e poi con lo screaming di Burzum! Tuttavia devo ammettere che l'album nel suo insieme si fa ascoltare più che volentieri, e dopo un paio di volte in cui la vostra attenzione cadrà presto a causa della complessità dei pezzi, inizierete a memorizzare i riff e i ritornelli finendo per ritenerlo un album quantomeno godibile. Non ho capito invece il perchè dell'inserimento di alcuni pezzi (a dire il vero pochi) di una voce maschile davvero sgraziata e al limite della stonatura, accompagnata da chitarre troppo dissonanti. Comunque questi dettagli sarete voi a giudicarli. Una cosa è sicura: Masquerade è un album molto pretenzioso, ma in qualche modo a me oscuro è riuscito a centrare l'obiettivo. Sicuramente va sentito prima di essere acquistato.
Recensione a cura di Alessandro 'Ripe' Riperi

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.