Ela, cantante sicuramente non “di primo pelo”, da anni sulla scena nazionale tedesca, fa un genere che si avvicina al rock giusto per qualche istante (se contiamo che ogni tanto appare un suono simile ad una chitarra in distorsione).
Devo ammettere che abituato al rock “sassone” alla Scorpion mi aspettavo tutt’altro, purtroppo le canzoni contenute in Passion sono molto più pop che rock. Addirittura Bleed e Who’ll Stop The Rain sembrano uscite da un talent show formato X-Factor.
Atmosfere che ricordano in lontananza le grandi interpreti femminili del rock americano come Shania Twain, Natalie Merchant o Patti Smith, troneggiano un po’ in tutto l’album, composto da ben 12 brani che subito al primo ascolto già ti sembrano tutti uguali.
Verrebbe spontaneo pensare che ormai in Germania il “rock” si possa, o si voglia, fare solo come i Tokyo Hotel (o ancor peggio!)… che potranno anche essere sta-famosi ma di certo sono frutto di una enorme operazione commerciale.
In conclusione sono del tutto convinto che Passion, di Ela, possa piacere in quanto buon prodotto musicale pop ma che non riesce nemmeno a sfiorare l’energia e l’atmosfera che siamo abituati ad ascoltare di solito.
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