Bella botta questi
Pilgrimz, anzi direi più che inaspettata dato che più che altro sono presentati come band rock 'n' roll con spruzzate di hardcore...
A dirla tutta, i quattro danesini sono un bel mix di hardcore bello peso miscelato a qualcosa di thrash (ovviamente non
Bay Area) e con diversi elementi richiamanti la scena thrash/death metal europea, vedi
Tue Madsen e
Jacob Hansen che hanno prestato la loro opera per la nascita di "
Boar Riders" che inganna sin dalla copertina, affatto aggressiva e piuttosto sorniona.
In definitiva, mi piacerebbe sapere dove la gente e l'etichetta riesce a sentire del rock 'n' roll in questo album che altro non è che una mazzata thrashcore di quelle belle piazzate.
Purtroppo l'hype generato dai Pilgrimz non trova riscontro in un disco formalmente ineccepibile (produzione perfetta ed esecuzione all'altezza) ma piuttosto anonimo a lungo andare, che si rispecchia nelle centinaia di produzioni di questo genere che escono all'anno (di cui il 70% provenienti da Century Media e Metal Blade); aggressivo, con un buon tiro, ma troppo piatto ed uguale a mille altri episodi per uscire vincitore dalla massa.
Sicuramente ottimi e travolgenti in sede live, ma ancora abbastanza acerbi, benchè promettenti, in studio per essere notati dai non aficionados del movimento in questione.
Necessario l'appuntamento al secondo capitolo per comprendere meglio il futuro dei Pilgrimz, semplici comprimari in una scena sovraffollata o magari discreti mestieranti che arriveranno ad una carriera più o meno lunga e dignitosa.
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