Copertina 7

Info

Anno di uscita:2003
Durata:64 min.
Etichetta:Favored Nations
Distribuzione:White 'n' Black

Tracklist

  1. WHERE PHAT MEANS FLOVOR
  2. THE MANSQWATCH CHRONICLES
  3. CAULDRON OF GRISTLE
  4. CHOPIN’S REDNECK HIDEAWAY
  5. BASSMAN EULOGY
  6. DEATH OF A BASSMAN
  7. STACK OF DIMES
  8. ILA ROSE
  9. TORN
  10. JOURNEY TO THE EAST
  11. MULLIGATAWNY DELTA
  12. TORN ASUNDER
  13. ACID-DHARTHA
  14. PAROCHIAL SCHOOLS
  15. SASSY STRUMPET
  16. PERCY-ITUS LEMONSQUEEZOSIS
  17. PUSH
  18. THE JOY OF AXE
  19. THE BUCHANANITES
  20. DRY ICE
  21. THE SLIPPER MONOLOGUE
  22. THE SLIPPER
  23. ROSEBUD’S BECKONING
  24. ROSEBUD
  25. THE BLUES JAM GUY
  26. YOUR BLUES
  27. PROTECT YOUR HOME AND FAMILY

Line up

  • Greg Koch: guitars, sitars, baritones, dobros, vocal
  • John Calarco: drums
  • Tom Good: bass
  • Joe Morris: drums
  • Ray Reindeau: bass

Voto medio utenti

Greg Koch è un musicista folle e divertente, protetto con orgoglio da sua maestà Steve Vai (capo della Favored Nations e produttore esecutivo). Partito da esperimenti di varia natura che potete leggere senza alcuna pretesa di serietà sul sito ufficiale del musicista, oggi Greg Kock non ha minimamente intenzione di cambiare stile ed ecco il risultato. Ben 27 tracce (anche se molte sono simpatiche gag musicali di poche manciate di secondi) in cui il nostro ‘axeman’ si cimenta in tutto ciò che gli frulla per le meningi : blues estremo o classico (come la bella Torn), funky, jazz e anche country di ogni tipo, il tutto fuso splendidamente e condito con una dose vitale di umorismo senza precedenti. Non mancano i virtuosismi e gli assoloni di buona fattura, ma anche gli esilaranti pezzi di classico country (vedi i 25 secondi di Stack Of Dimes) e brani di ispirato hard rock . La curiosità di andare a vedere dal vivo un simile soggetto è veramente tanta : un bestione stempiato con i capelli lunghi e il pizzetto che gioca con la chitarra come se fosse la cosa più divertente del mondo. Il disco di Greg è da consigliare ovviamente a tutti gli amanti della sei corde, senza eccezioni, per i fingerstyler, i bluesman e chiunque ami la ritmica più originale, ma il disco è anche l’ideale per il sottofondo di una rumorosa festa tra amici o una cena a cui serva quel tocco di brio in più. Insomma, un musicista con i contro organi (perché la tecnica e la bravura sono tutt’altro che cosa su cui scherzare), ma anche un colossale spiritosone che allieterà le vostre serate. C’è il marchio di Steve Vai, non si può non stare tranquilli su un fattore del genere, e in più si aggiunge la garanzia del sottoscritto... ehm... d’accordo, come non detto, limitiamoci a Steve Vai.
Recensione a cura di Ivano Triggiani

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