La prova che in Portogallo non esistono soltanto i Moonspell ci giunge dagli altrettanto Portoghesi Requiem Laus, una band che sbatte la testa al muro pur di emergere addirittura dal lontano 1992. Di strada ne hanno fatta tantissima, sempre costernata da demo, EP, mini e tante altre belle cose, ma finalmente in questo 2008 riescono a debuttare ufficialmente grazie alla 666 Productions (?!). Si suppone che in più di un decennio di musica i Requiem Laus siano quantomeno riusciti a sviluppare un discorso artistico personale ed originale, e invece no. Ci tengo a specificare che non sono affatto un gruppo da cestinare ma è sconfortante sentire il solito Death/Black Metal melodico. Ogni tanto in questo The Eternal Plague qualche spunto interessante perviene, ma è sommerso da brani come Silently...Death Leads oppure Gallery Of Lies che non portano da nessuna parte. L'impressione è che tutto suoni in modo superficiale, che il tutto non sia in sostanza approfondito nella maniera corretta. Tecnicamente saranno anche capaci (ma di certo si trova anche di meglio in giro), questo però non basta a risollevare le sorti di un disco anonimo e fumoso, si salva solo una produzione a cura di Pelle Saether, che ad onor del vero ha prodotto cose nettamente superiori.
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