Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2003
Durata:60 min.
Etichetta:Hammerheart
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. REAPING THE WORLD WINDS
  2. DIMENSION 6
  3. THE 3RD GENERATION ARMAGEDDON
  4. BETRAYER
  5. WATERWORLD
  6. IN A DREAMLIKE STATE OF MIND
  7. WITH AN OVERDOSE OF ECSTASY
  8. PAINT ME SOMETHING BLEACH
  9. MIRRORHEART
  10. THE DAWN
  11. REBORN

Line up

  • Morfeus: all instruments
  • Nesmoth: vocals
  • Stian Thunderforce: drums

Voto medio utenti

La Dimensione F3H è un'idea scaturita dalla mente di Morfeus, dopo lo scioglimento dei maestri del black sinfonico Limbonic Art. In origine il gruppo doveva essere un solo project senza alcuna connessione con l'heavy metal, ma man mano che il nostro norvegese componeva le canzoni le sue radici metal uscivano con prepotenza e il risultato è oggi sugli scaffali di tutti i negozi di dischi: "Reaping The World Winds". Un disco strano, per certi versi inclassificabile, che con la sua anima elettronica giunge proprio poco dopo la delusione S.E.T.I. dei The Kovenant. L'album parte alla grande con l'ottima title track, una fusione di rocciose chitarre heavy, tastiere che più "Moon In The Scorpio" non si può, e la bella e grintosa voce di Nesmoth. La batteria di Stian Thunderforce è precisa, veloce e si destreggia con agio tra attacchi di doppia cassa e momenti più black metal. Ecco, il black metal. Non fatevi ingannare dalla presenza di Morfeus: a parte una canzone più aggressiva, con tanto di timido screaming, in "Reaping The World Winds" non c'è assolutamente nulla di black metal, e capita addirittura in alcuni punti di sentire cantare pulito sopra scariche di blast beat. L'anima non-metal dei Dimension F3H esce nei momenti più rilassati dell'album, con ritmiche catchy e ritornelli easy-listening... ma il collante di tutto questo resta sempre l'elettronica, che con una lunga serie di samples resta sempre protagonista del lavoro. Bisogna anche ammettere che sì, l'album parte bene... ma dopo la strumentale (quinta traccia) l'effetto sorpresa scompare e la riproposizione continua degli stessi schemi e delle stesse soluzioni comincia a stancare. Ma è chiara l'intenzione di Morfeus: dopo aver creato e distrutto i Limbonic Art, una delle poche band VERAMENTE sinfoniche, con questi Dimension F3H vuole avventurarsi verso nuovi orizzonti, cercando magari di lasciare il segno in quella terra non ancora del tutto esplorata che è quella del metal fuso con l'elettronica.
Recensione a cura di Alessandro 'Ripe' Riperi

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