Non vedo l'ora di assistere allo show di Marzo degli
AC/DC... e su questo non ci piove...
...ma...
...spero proprio che gli estratti da questo nuovissimo "
Black Ice" siano veramente pochi...magari non più di due..o tre...
Forse la mia aspettativa era veramente tanta e forse è proprio questa voglia immensa di ascoltare il nuovo album di
Angus e soci che mi porta a scrivere quello che molti di voi possono considerare una pura e semplice eresia.
Gli
AC/DC han più nulla da dire. Se dopo 8 anni escono con un album che viaggia con il freno a mano tirato, beh, allora vuol dire che è meglio lasciare stare. E adoro gli
AC/DC, non capite male, non parlo per partito preso.
Onestamente "
Black Ice" mi ha deluso... forse perchè troppo studiato e troppo cesellato nei minimi dettagli.
Un album Rock'N Roll dovrebbe essere più spontaneo.
Si può addurre, se vogliamo, il fatto dell'età, ma non penso proprio che sia vincolante...anzi, su questo punto ha ragione il mio collega
Mike, ovvero che non si sentivano gli
AC/DC così in forma e vitali da almeno tre lustri buoni, ma qualcosa su quest'ultima fatica discografica non mi convince... ovvero manca la magia e la freschezza.
Certo, tantissime bands si devono mettere dietro a questi mostri sacri, ma anche i mostri sacri prima o poi cedono e declinano.
Quando gli
AC/DC un giorno decideranno di rimanere solamente nella leggenda della musica, senza più professare, "
Black Ice" sarà solamente uno dei tanti album della loro gloriosa carriera, un numero che non rientrerà nella scala di importanza storica del Rock'N Roll nel periodo
1970 - 2010.
Se questo platter fosse stato creato da un altra band che portasse un altro moniker, sarebbe stato sufficiente, ma visto che si parla degli enormi
AC/DC, un bel punticino va per forza levato.
E detto questo, non vedo l'ora di assistere allo show di Marzo degli
AC/DC... e su questo non ci piove...