Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2008
Durata:43 min.
Etichetta:Metal Blade
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. PRIMAL EMPTINESS OF OUTERSPACE
  2. DARK TOWERS
  3. SLOW HAND OF DEATH
  4. WENDIGO PT.1 (QUEST FOR FIRE)
  5. THESE ARE MY DRESS CLOTHES
  6. WENDIGO PT.2 (CURSED TO ROAM)
  7. MEDICATION
  8. QUIET EARTH

Line up

  • Brad MacKinnon: drums
  • James Gnarwell: guitar, vocals
  • Masa Anzai: bass
  • Dan And: guitars, vocals

Voto medio utenti

Giunti al debutto nell'arco del 2007 grazie alla Forest Records (???), i canadesi BISON B.C. tramite il disco d'esordio intitolato "Earthbound" hanno attirato le attenzioni dei tedeschi della Metal Blade che oggi, nel 2008, pubblicano il loro secondo lavoro "Quiet Earth".

Già a giudicare dalla copertina si intuisce che i quattro siano dediti all'uso di sostanze stupefacenti: una figura mistica con testa di bisonte veleggia su una barca nello spazio, con un teschio in mano. Viene scontato quindi pensare che il genere proposto dai BISON B.C. sia uno stoner velato di heavy classic, doom ed una notevole componente thrash. Un gruppo all'apparenza bislacco (basta guardare la foto sul cd che ritrae un mezzo cinese, un paio di boscaioli, di cui uno mezzo nerd con gli occhiali spessi come vasetti della marmellata ed uno scappato di casa che più sconvolto non si può) ma molto di sostanza che annovera tra le sue influenze band del calibro di Mastodon, High On Fire e The Sword, senza peraltro sfigurare e proponendo un sound davvero groovy ed eterogeneo.

Come detto in apertura, l'elevata componente thrash delle composizioni dei Bison B.C. rende il tutto molto coinvolgente ed entusiasmante, anche alla luce del fatto che effettivamente i brani della band canadese risultano molto validi ed equilibrati, nonchè suonati con una certa perizia ed energia, come dimostrato dalle numerosi parti strumentali in cui i Bison spingono sull'acceleratore, supportati dall'ugola di ferro del singer Dan And.
La qualità principale dei quattro canadesi indubbiamente risiede nell'abilità di dar luogo a continui cambi di tempo e di atmosfere, passando nel giro di pochi secondi da violente partiture thrashy al puro sludge, immobile ed oppressivo, con risultati più che efficaci.

Una bella sorpresa da parte della Metal Blade che farà felici tutti gli amanti del genere, ma con probabile interesse anche da parte di chi predilige più energia all'interno dello stoner doom metal.
Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 30 ott 2008 alle 15:21

dei mastodon un po' più cazzeggioni :D

Inserito il 27 ott 2008 alle 23:04

Ma questi sono dei cloni in tutto e per tutto dei Mastodon!!!

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