Premesso che i Rush e il prog metal non c'entrano niente (rischioso dare un simile nome ad una band che non si ispiri al trio canadese), parliamo della bio della band, che nasce come quartetto nel 1989 ad Hollywood attirando le simpatie di un certo Don Dokken. Seguì un tour con Ted Nugent, Alice Cooper, Steppenwolf. Il loro leader e singer Terry Ilous nutre collaborazioni di tutto rispetto (Osbourne, Gabriel, Sting), mentre il nuovo chitarrista Jeff Northrup non è da meno (Foreigner, Ted Nugent, Dokken, Kingdom Come, Dio, Toto). Questa nuova release è mixata da Tom Fletcher (Toto, Yes) ed il brano "Letter To God" (con Vinnie Appice guest) è dedicato al figlio di Terry, morto lo scorso anno. La voce di Ilous ricorda molto quelle di Coverdale e Robert Plant, quindi il suono della band non può non essere riconducibile ai Whitesnake, Led Zeppellin, Badlands, Kingdom Come, Tesla. Non mancano atmosfere arabeggianti alla "Kashmir" (in "Letter To God"), mentre "Rainy Day" sembra uscita dal CD Coverdale/Page. "What Keeps me Loving You" è invece un brano hard melodico stile Toto-Foreigner che potrebbe avere molto successo nelle radio USA. Non mancano i lenti: "Deny" è carina ma non brilla per originalità, mentre "All I'm Asking" è migliore, grazie anche all'accompagnamento dei violini. Il basso si fa molto presente in "Burn It Up" e "United", la produzione è ottima e consiglio l'acquisto agli amanti dei gruppo menzionati nel corso della recensione, chi invece cerca qualcosa di più fresco e nuovo si rivolga agli Ark di "Burn the Sun".
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