Giunti al debutto grazie alla volenterosa Punishment 18, i milanesi Collapse Within ci naranno storie apocalittiche riguardanti l'estinzione dell'intera umanità ed il messaggio è ben confezionato e consegnato all'ascoltatore sin dal primo impatto, ovvero la copertina, ottimamente disegnata e di sicuro appeal.
Ovviamente la colonna sonora per tale monito è quella composta da un death metal di stampo decisamente oltranzista, con nessuna concessione alla melodia o al refrain, con chiare ed inequivocabili inflessioni di scuola brutal, al che viene da chiedersi chi ed in quale modo si sia potuto definire i Collapse Within come band dedita al melodic death...

Tornando alle influenze della band in maniera seria, la scena statunitense di inizio anni '90 è la collocazione ideale per "Worldwide Extinction", con in testa gli Immolation a metà della loro carriera e gli onnipresenti Cannibal Corpse come esempio per le dodici composizioni che danno luogo al disco: si passa da momenti furiosi in classico blastbeat a rarefazioni doom, sebbene tutto il lavoro si mantenga su ritmi cadenzati e mid-tempos.
Il gruppo nostrano riesce ad alternare in maniera convincente e sapiente le varie diverse atmosfere al fine di non risultare troppo monotono alla lunga distanza, sebbene l'inevitabile sensazione di già ascoltato mille volte esca fuori dopo poco tempo: di buono c'è che siamo al primo disco e che quindi il cammino del livello di maturità artistica non possa essere che all'inizio ed inoltre che nella nostra vita abbiamo ascoltato centinaia di bands ben inferiori ai Collapse Within.

Di buono invece la prestazione della band e la coesione dei suoi membri che riescono nell'arduo compito di saper comunicare all'ascoltatore il messaggio iniziale, ovvero l'annichilazione ultima del mondo, sensazione che si può percepire in più momenti nell'arco dell'ascolto di questo buono "Worldwide Extinction", specie nella seconda parte del disco, decisamente più convincente della prima metà.
Sicuramente promossi e con la speranza di poter ascoltare nuovamente a breve. Semplicemente disperati ed angoscianti, come il vero death metal deve essere.