Nyt - No Label Generation …

Copertina 7

Info

Anno di uscita:2008
Durata:27 min.

Tracklist

  1. GETTING HIGHER
  2. RED LULLABY
  3. 1000 TIMES BEFORE
  4. HERO
  5. SOMETHING
  6. NUVOLE
  7. NO TIME
  8. BLACKBIRD JUNGLE
  9. FUGHE
  10. EARLY MORNING

Line up

  • Simone Motta: vocals
  • Andrea Motta: bass
  • Worren: guitar
  • Alessio Nava: drums

Voto medio utenti

“No label generation …” … I nostri Nyt si riferiranno alla difficoltà delle band esordienti nel trovare un supporto discografico adeguato o rivendicheranno l’appartenenza ad una “progenie” talmente variegata da rendere impossibile una sua catalogazione, con particolare riferimento alla musica proposta (“… non facciamo nulla di ciò che già esista …” è il “fiero” e impegnativo incipit della loro bio)? Forse un po’ ad entrambe o forse a nessuna delle due, ma vorrei comunque utilizzare queste ipotesi esegetiche sul titolo del loro debutto autoprodotto (distribuito, però, dalla nota Jestrai) come “pretesto” per tentare di analizzare il lavoro in questione.
Inizierei a dire che non ho trovato nulla di particolarmente “rivoluzionario” nelle dieci canzoni del Cd, valutandole come il frutto artistico di un gruppo in possesso di un retaggio culturale e musicale fortemente radicato nei seventies (tra hard rock e barlumi prog), senza che tale patrimonio, però, ed è questo uno degli aspetti più significativi, lo renda eccessivamente “retrò” nell’approccio alla materia.
Ecco che assieme all’egemone feeling settantiano, si aggiungono pure richiami al punk-rock “alternativo” (la controversa “No time”), alle spigolosità simil-crossover (l’avvincente “Blackbird jungle”) e al grunge (“Fughe”, gradevole esperimento in lingua madre, con rimandi alle strutture canore degli A.I.C.), il tutto affrontato con gusto, personalità e con l’apprezzabile attitudine di chi, nonostante la salda base “formativa”, non vuole precludere nulla alle proprie velleità espressive.
Il risultato complessivo, benché non ancora “perfetto”, è veramente piuttosto godibile nella sua totalità (meritano, tuttavia, una “menzione d’onore” pure “Red lullaby”, “Hero” ed “Early morning” ), grazie ad una notevole capacità e fantasia nel songwriting, cospicua ispirazione melodica e ad una preparazione tecnica di livello, con in testa la bella voce di Simone Motta e la brillante chitarra di Worren.
Parecchie, dunque, le frecce disponibili nella “faretra” dei Nyt e chissà che con un modesto incremento nella “messa a fuoco” e un po’ d’indispensabile fortuna, la loro proposta possa presto, grazie ad una competente label, abbandonare il classico “do it yourself”. Beh, questo li costringerebbe, tornando alla prima parte della congettura introduttiva, ad abbandonare quella poco invidiabile “generazione”, una rinuncia da non ritenersi, almeno credo, particolarmente “dolorosa”.
Recensione a cura di Marco Aimasso

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.