Giunto al terzo album, Falagar (mente unica di Rivendell) commette un passo falso, proponendo un album meno ispirato e meno profondo del precedente 'The Ancient Glory' (uscito nel 2000). L'album in generale si presenta abbastanza piatto, soprattutto ripetitivo nella ricerca di atmosfere eteree ed evocative, oltrepassando la soglia della noia, soprattutto quando nelle cantilene a voce pulita, in stile rituale...una brutta copia dei Therion che furono (ve lo ricordate 'Evocation Of Vovin'?) insomma!. Altra cosa che personalmente considero non prettamente ben riuscita, sono gli inserti in stile arabeggiante, sempre sulla stessa linea e sullo stesso motivo...le partiture di chitarra classica invece devo dire che sono apprezzabili, ma non di più. In definitiva, le idee se sviluppate in maniera diversa, più convincente e più varia, non sarebbero male, considerando anche che la ricerca strumentistica è stata fatta (anche se si sente che sono stati utilizzati i synth) in maniera calibrata (flauti, cornamuse, percussioni, sitar, ecc...), ma allo stato attuale delle cose, l'unica risultante è la noiosa ripetizione di un songwriting non sicuramente all'altezza della situazione. Mi spiace per gli Elfi, ma stavolta le loro lacrime si confonderanno con gli sbadigli.
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