“Esordienti di successo”, niente meglio di questa definizione calza a pennello per gli Evanescence, formazione a stelle e strisce che con il primo full lenght “Fallen”, e complice il brano “Bring Me To Life” colonna sonora dell’ennesima boiata cinematografica Daredevil, ha rapidamente scalato la classifica di Billboard fino al quinto posto. La proposta musicale si basa su una formula assolutamente vincente già in partenza: voce femminile, melodie romantiche e musica che alterna chitarrone in stile nu metal con arrangiamenti pop. Musica orchestrata per poter riscuotere il favore di un’ampia fetta di ascoltatori soprattutto dall’altra parte dell’oceano, ma che malgrado tutto è ben composta e mostra canzoni piacevoli. In fin dei conti, come anche le note scritte dalla Sony evidenziano, “Fallen” riesce a coniugare con profitto ricerca melodica e pesantezza dei suoni e se si sorvola sull’eccessiva ruffianeria di “Bring Me To Life” si possono scoprire episodi di valore come “Tourniquet” ed altri che tradiscono le origini gotiche della band, “Imaginary”. E’ proprio il background degli Evanescence l’arma vincente che riesce a conferire spessore sottraendo le composizioni dei protetti della Sony dal baratro dove cadono la maggior parte delle formazioni che provano ad uscire dal seminato in ambito pop. Necessario quindi evitare facili conclusioni e quel sarcasmo che spesso viene naturale nei confronti di chi riesce ad ottenere un subitaneo successo con un sound così ibrido. Non per forza essere accasati con una major e prestare una song per un film di successo è sinonimo di scadente qualità ed opportunismo e gli Evanescence ne sono la riprova.