Copertina 9

Info

Anno di uscita:2008
Durata:69 min.
Etichetta:Lion Music
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. NIGHTFALL
  2. THE YEARS AHEAD
  3. DREAM DIARY
  4. NO HARM
  5. REMEMBER
  6. SUCCUBUS
  7. WARNING
  8. THE CURSE
  9. THE TOWER
  10. FACES
  11. MUSE

Line up

  • Martin LeMar: vocals
  • Rainer Grund: guitars
  • Oliver Schwickert: keyboards
  • Chris Doerr: bass
  • Tom Diener: drums

Voto medio utenti

Anticipato di circa un anno dall'uscita del mini cd "The tower" contenente la title track e "Remember", il nuovo concept dei tedeschi Tomorrow's Eve viene descritto come un collage di brevi storie scritte da una mente contorta legate al tema dei sogni e introdotte da brevi parti di parlato da diversi personaggi in perfetta linea con l'atmosfera oscura, malinconica e rabbiosa creata da un muro sonoro fatto di potenti ed incisivi heavy riffs (Rainer Grund lavora per due, impressionante) e parti di piano e tastiere che si alternano a rafforzare sia i momenti di calma che quelli più sostenuti. Niente di nuovo da quello già sentito nei precedenti "Mirror of creation", la band ha mantenuto il suo stile unico migliorandosi nell'aspetto compositivo riproponendo un prog metal classico e molto melodico, perfetto mix tra Queensryche, Dream Theater, Vanden Plas e l'epicità vocale dei Savatage, ma la fusione perfetta tra melodia e potenza si esprime al meglio in "Remember", qui la dolce atmosfera tra voce, piano e chitarra acustica si alterna ad improvvise esplosioni di ritmo enfatizzate dall'urlo "I will remember" del grandioso LeMar (l'equivalente europeo di Russell Allen e Geoff Tate), da segnalare in un disco dove non si butta via niente la breve lenta "Savatage style" "Warning" molto intensa con voce e piano, l'intro strumentale di "No harm" che sa molto di "Suite sister Mary", la sostenuta "The curse" con la parte centrale guidata dalle tastiere che predominano sulla chitarra e smorzano la velocità ritmica con inserti di piano, l'intro atmosferico cantato con voce sofferta chiuso dal potente drumming che apre le danze infernali di "The tower", potenza smorzata da un refrain melodico, coralità intensa e spazi strumentali ben gestiti, il ritmo frenetico impresso da tastiere e batteria in "Faces", brano dalla struttura complessa benedetto da un magnifico refrain corale ed un bass solo centrale, l'immancabile suite (19 minuti), "Muse" dove accade di tutto senza perdersi troppo in lungaggini strumentali e riassume le molteplici e più disparate influenze della band tra momenti più acustici, effetti elettronici, distorsioni vocali ed un sunto di tutte le parti di parlato presenti nel concept, brano chiuso da una breve malinconica coda di piano.
Molto meno melodico, più potente ed oscuro di "Mercy falls" dei Seventh Wonder, "Tales of Serpentia" è il secondo colpo grosso messo a segno da Lion Music nel 2008, acquisto obbligato per chi nel prog metal cerca materia cerebrale unita a tecnica, melodia e produzione impeccabile, e adesso non ci resta che sperare in un tour, visto che per ora l'unica data fissata è l'appuntamento al Progpower Usa 2009.
Vi voglio subito dalle nostre parti.
Recensione a cura di Carlo Viano

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