Un uomo solo al comando, arrivato al sesto album con le sue sole forze...almeno per quanto riguarda il progetto
Pain.
Sua sonorità
Peter Tagtren, uno dei più famosi produttori del Metal pesante a carattere scandinavo e dintorni, nonchè mente anche dei fantastici
Hypocrisy, ritorna sotto forma di
Pain con un album decisamente guitar driven, in cui l'immancabile elettronica compie il suo corso, donando dinamicità e danzabilità alle canzoni.
Qualcuno potrebbe obiettare che sono solo canzonette (come in realtà sono...dirette, semplici, con struttura lineare e catchy come il genere impone ed una elettronica diretta diretta figlia degli
Depeche Mode - a proposito, nel bonus cd potete trovare la cover di "
Behind The Wheel" degli stessi
DM, decisamente un rifacimento azzeccato), ma dannazione quanto sono (in parte) efficaci!
"
Cynic Paradise" è un dischetto che in linea generale non può non piacere, anche perchè un paio di soluzioni veramente DOC ci sono...il buon
Peter che se la urla nell'accoppiata iniziale "
I'm Going In" e "
Monkey Business" non è affatto male, mentre la seguente "
Follow Me" (in cui appare anche
Anette Olzon, cantante dei
Nighwish) arriva pronta per infuriare in ogni Dancefloor.
Proseguendo troviamo "
Have A Drink On Me", un ottimo episodio Country dal sapore comunque Dark ed ancora la mazzata "
Don't Care", marziale come una pioggia di schiaffoni.
Le prime 5 songs sono davvero micidiali.
Poi il dischetto vira un pochino, come d'altronde quasi ogni album dei
Pain.
"
Reach Out (And Regret)" lascia un pelo perplessi, quasi volesse fare il verso a Mr. Manson ed anche la seguente "
Generation X", pur essendo una canzone superiore alla precedente, ha quasi il sapore di riempitivo (non convincentissima la linea vocale).
"
No One Knows", un mid tempo elettronico e malato alza ancora un poco il livello, ma non si ri-decolla ancora ne con "
Live Fast, Die Young" ne con la penultima "
Not Your Kind"... finalmente l'ultima song, in cui riappare la
Olzon riporta in alto il vessillo dei
Pain, lasciato a mezz'asta dopo il quinto brano.
Un disco per metà da 10 e per metà da 5... splendido a metà, come ogni album di
Mr. Tagtren di
Pain vestito.