Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2008
Durata:non disponibile
Etichetta:Punishment 18

Tracklist

  1. VISUAL VIOLENCE
  2. HUMAN COLESLAW
  3. D.I.V.E.
  4. FATALITY
  5. MALEVOLENCE OF THE BUTCHER
  6. RAPID DEPLOYMENT
  7. PUSHED TO PRIME
  8. THRASH, BOOBS AND ZOMBIES

Line up

  • Josh Callis Smith - Vocals
  • Tom Small - Drums
  • Matt Walker - Bass
  • Alan Pushby - Guitars
  • Nev Britton - Guitars

Voto medio utenti

L'ho atteso parecchio questo debutto dei Pitiful Reign, ragazzi che conosco personalmente e che sono pubblicati dalla italianissima Punishment 18, sempre più attiva e prolifica. Arrivano dall'Inghilterra questi cinque thrashers, che si affidano a nomi prestigiosi per artwork e produzione di questo esordio: Juan Ortega e Steve Di Giorgio dietro la console ed Ed Repka a disegnare la copertina, in puro stile '80.
Ed su queste coordinate che si muove anche l'album, old-school in tutto e per tutto e thrash che più classico e statunitense non si può.
Un album che dovrebbe fare la gioia di un intrasigente vecchio stampo come il sottoscritto, cresciuto tra Exodus e Forbidden (due nomi che vengono richiamati spesso, stilisticamente, in questo "Visual Violence"). E invece, devo ammettere, a malincuore, che sono rimasto un po'... non deluso perchè è un buon album... ma... beh avete presente quando dite "wow, figo.. però... ".
Ecco, appunto. Ci sono dei "però" in questo "Visual Violence" e fatico anche a trovarli. Non c'è nulla che non funzioni ma non ci sono canzoni veramente memorabili, di quelle che se stai guidando cominci a zigzagare come un pazzo scapocciando. E se sei a casa cominci a fare air-guitar. Spero abbiate capito cosa intendo. E' old-school per diamine, come piace a me; suona '80s ed è thrash senza compromessi! Eppure non ha la carica trascinante che mi aspettavo, non è memorabile. Non parlo di originalità. non si chiede e comunque non ce n'è manco l'ombra qui dentro. E' che è un buon disco, sicuramente superiore a tante uscite del genere, ma poteva e doveva essere qualcosa di più.
Un buon esordio, ma sono convinto che questi ragazzi possano andare ben oltre, qualitativamente, già a partire dal prossimo lavoro. Per ora altrimenti c'è il rischio che rientrino tra le tante uscite del revival thrash degli ultimi anni. Un ascolto è comunque d'obbligo per gli amanti del genere.
Recensione a cura di Lorenzo 'Txt' Testa

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