Dietro
Methadrone in realtà si cela Craig Pillard, musicista americano dal lungo curriculum, visto che ha fatto parte a vario titolo di bands del calibro di Incantation, Carnage, Evoken, solo per citare le più famose.
Questo “Sterility” è il secondo full-lengh e musicalmente è ben distante dalle passate esperienze di Craig, se si eccettuano gli Evoken che, almeno concettualmente, si avvicina al drone/doom/ambient di questo disco.
Disco dove chitarre acustiche e riverberi elettronici vengono rovesciati a tonnellate in canzoni come “Lassitude” o “Bury Me Standing”.
Il problema, unico, di questo disco è che pur mostrando textures sonore certamente affascinanti, oltre che inquietanti, non fa molto altro che ripeterle all’infinito, con piccole variazioni, per tutti i 53 minuti del disco.
Menomale che a rompere la monotonia delle canzoni interviene David Galas dei Lycia, che presta la sua voce su “Self Relinquishment” e “Continuum Of Decline”.
Col senno di poi si potrebbe affermare che Craig bene avrebbe fatto a rilasciare un Ep, in luogo di un full-lenght, contenente la sola e conclusiva “Final Transmission”, pezzo di ben 17 minuti che racchiude tutto il meglio di questo “Sterility”.
La canzone, per intensità, è davvero un masterpiece di doom lento ed apocalittico, fatto di frequenze basse e disturbate e chitarre angoscianti, sfibrante all’inverosimile. Da sola vale il prezzo del disco.
Disco che tuttavia, nel complesso, è insufficiente, per i motivi già citati sopra. Traete le vostre conclusioni.
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