"Enlighten The Darkness" è stato uno dei migliori album tra tutti quelli giunti ad inaugurare il nuovo millennio, un disco che ancora adesso è in grado di suscitare la stessa intensità ed emozione di otto anni fa e che spesso fa ritorno nel mio lettore. Pertanto, in occasione di uno di questi salti nel passato, vado a rispolverare quella recensione che apparse nel maggio del 2000, sull'allora Metal.itDall'inizio dell'anno ad ora ho avuto l'occasione di ascoltare ottimi album (certo, anche più di una delusione...) ma nessuno mi aveva ancora coinvolto com'è successo con l'ascolto di "Enlighten The Darkness".
Già da ora, il nuovissimo album degli
Angel Dust si candida come probabile top album del 2000 e sarà dura scalzarlo da questa posizione. Gli Angel Dust sono giunti alla terza realizzazione (in tre anni!!) del loro nuovo corso, anche se per la band di Frank Banx e soci si tratta in realtà del quinto album, ma gli Angel Dust attuali sono ben distanti da quelli che nel 1986 debuttarono con "Into the Dark Past". "Enlighten The Darkness", come i due album più recenti, presenta un sound che non vive nel rimpianto dello speed metal caratteristico dei primi passi della band, anche se il retaggio dei tempi trascorsi si sente. L'opener "Let Me Live" si muove su ritmi sostenuti, altri brani sono più variegati, come la riuscita ballad "Beneath The Silence" o la cangiante "Cross Of Hatered". Un fattore accomuna tutti i brani: l'eccezionale songwriting della band, veramente invidiabile. I riferimenti che balzano subito agli occhi sono i Savatage o i Queensryche più metallici, ma è palpabile l'ispirazione che la band deve aver preso dai Pink Floyd, soprattutto a livello compositivo e di arrangiamenti (non per nulla in passato hanno coverizzato "Run Like Hell" proprio dal repertorio del gruppo inglese). I miei plausi vanno subito al singer Dirk Thurisch, dotato di una voce molto calda e duttile, e su alti livelli si pongono gli altri elementi del gruppo, con il più giovane dei fratelli Banx, Steven, abilissimo ai tasti d'avorio. Certo, alcuni inserimenti delle tastiere sfiorano anche sonorità che poco hanno a che vedere con il "true metal", ma non sono mai buttati lì, moderni ma adatti al contesto, ed a mio parere i suoni quasi "dance", che accompagnano alcune canzoni, come la teatrale "The One You Are", non sono così dissimili da quelli presenti sull'album di ritorno di un'altra storica band: "Astronomica" dei Crimson Glory. Dalla track list di questo CD, si segnalano "Still I'm Bleeding", dove è maggiormente palpabile l'influenza dei Pink Floyd e "First In Line" breve intermezzo acustico cui segue "Cross Of Hatered" in cui la band alterna sferzate thrash a momenti più progressive. Il brano che mi è piaciuto maggiormente è invece la malinconica (...e stupenda) "I Need You", interpretata con passione da Thurisch, un pezzo dalle sfumature gothic e dark, molto atmosferico, ideale colonna sonora per momenti tristi e riflessivi. Parafrasando il titolo di questo brano, non so di chi abbiano bisogno gli Angel Dust ... ma certamente il Metal necessita di albums come questo "Enlighten The Darkness".