Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2002
Durata:44 min.
Etichetta:Napalm
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. A DEAD HEART IN A DEAD WORLD
  2. LIFE HAS ENDED HERE
  3. THE PRIESTS OF EMPTINESS
  4. CONDUCTORS OF LIVE
  5. UNREAL
  6. CODE RED
  7. COMING WINTER

Line up

  • Tharen: vocals
  • Elisabeth Toriser: vocals
  • Jörg Lanz: guitars
  • Tharen: keyboards

Voto medio utenti

Interessante platter, senza ombra di dubbio, questa nuova fatica di Tharen (Dasgaard, Amestigon, Abigor) e dei suoi Dominion3, nei quali troviamo ancora la presenza femminile di Elisabeth Toriser (Dasgaard), che senz'altro non solo impreziosisce questo platter a livello musicale, ma soprattutto, atmosfericamente parlando, dona sprazzi di luce in un mondo dipinto in nero, uggioso ed umido, tetro, ove una densa coltre fumosa avvolge cose e persone. Soluzioni Industrial Ambient puntate verso la sponda Elettronica, quasi EBM Underground nei due capitoli più (relativamente) sostenuti e veloci (vedi 'Conductors Of Live' e l'ottima 'Unreal'), per descrivere scenari desolanti, terribili, in un futuro post apocalittico ove sporcizia, marciume e disperazione regnano sovrane...songs mid tempo caratterizzate da ritmi ossessivi, a volte delicati, a volte rocciosi, paranoici, e maledettamente sinistri, che si fondono con il profumo del fango e con l'odore acre di piogge acide, supportati da loop sintetici ed insistenti che portano progressivamente all'asfissia, e da una voce infetta, di chiara ispirazione Black Norvegese. 'Life Has Ended Here' è un platter pregno di lucida oscurità, di decadente tranquillità, di scintillante opacità...se avete visto Blade Runner o vi piacciono le atmosfere create dai romanzi di William Gibson, penso che abbiate capito a cosa mi riferisco...se volete vivere 44 minuti dentro un videogioco in stile Cyber Game (quale può essere Quake, Unreal o Doom, per capirci), ove dietro ad ogni angolo si celano mostri pronti ad assalirvi, beh, 'Life Has Ended Here' è la vostra colonna sonora. Dominion3: tirando la definizione per i capelli, mi sbilancio e vi dico che si potrebbero accostare ad un Mortiis first era, ma Industrial Ambient anziché Ambient Medievale…forse non è poi così male, dopo tutto, svegliarsi nella nostra realtà...
Recensione a cura di Massimo 'Whora' Pirazzoli

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