L'Epic Metal e la Grecia sono sempre andati a braccetto, tuttavia l'accoppiata con il genere ed i
Reflection (da Atene), nell'occasione non risulta particolarmente efficace.
A dire il vero la componente epica su questo "When Shadows Fall" viene spesso messa in secondo piano da un approccio spiccatamente doom, con le canzoni che scorrono via grevi e sulfuree, tra Candlemass, Memento Mori, ma anche primissimi Manowar e Solitude Aeturnus. E questo non sarebbe proprio niente male, sennonché quella che serpeggia lungo i solchi dell’album è piuttosto una monotonia di fondo che talvolta sconfina nella noia, a causa di un songwriting altalenante e macchinoso. Pochi, infatti, gli spunti che sono in grado di catturare, e sopratutto trattenere, l'attenzione dell'ascoltatore, limitati più che altro ad una "Soul Salvation" che mostra un po' di verve e di varietà in più, oppure al passo oppressivo e marziale di "Kingdom of Fire".
Il nuovo cantante Leo Stivala (dai maltesi Forsaken) manca poi dell'impatto necessario, sia nelle parti che dovrebbero essere epiche sia in quelle maggiormente orientate verso il doom (e "Serpent’s Eye" è davvero esplicativa), ma anche le soluzioni corali lasciano parecchio a desiderare. Ed a proposito di cori, anche il tentativo finale di dare vita ad una versione orchestrale di "Mistress of Sea" fallisce miseramente.
Il terzo album dei Reflection, peraltro in attività sin dal 1992, si trasforma così in un mezzo (e forse pure qualcosina in più) passo falso.
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