Descritti come una band che giova di influenze di Dream Theater ("When Dream And Day Unite"), Pain Of Salvation dei primi due album e King's X (su quest'ultima coordinata personalmente non concordo affatto, a dir la verità) i danesi Chrome Shift giungono al debutto per la DVS Records. In più mi sentirei di citare indubbiamente i soliti, imprescindibili Rush e perchè no, anche qualche venatura riconducibile ai Fates Warning.
"Ripples In Time", questo il titolo dell'album, non manca di evidenziare le già svilluppate qualità compositive e strumentali di una band già ben affiatata, d'esperienza e cosciente delle direzioni musicali da intraprendere in proiezione futura.
Sicuramente da migliorare è la resa del vocalist Rasmus Bak, esperto in fase di composizione e arrangiamento, ma ancora parzialmente acerbo e da affinare in ambito esecutivo.
Per il resto, i Chrome Shift non mancano di sorprendere e per nulla annoiare.
Ulteriori miglioramenti futuri saranno soprattutto da orientare a vantaggio di una personalità più delineata, compattando ed amalgamando tutte le influenze stilistiche di cui la band fa bottino.
Ciò non toglie, comunque, che con questo riuscitissimo debutto, già attualmente la band presenti delle ottime credenziali.
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