Nuovamente sulla scena musicale il chitarrista canadese
Dave Martone, che a due anni di distanza dall’uscita dell’ottimo "When The Alien Comes" si ripropone con "Clean" pubblicato dalla label Magna Carta. Chitarrista virtuoso in possesso di una grande e spumeggiante tecnica questo lavoro viene impreziosito da collaborazioni superlative come quelle di Joe Satriani, Jennifer Batten, Greg Howe (alle chitarre), Billy Sheenan, Ric Fierabracci (bass instrument) e Daniel Adair (Nickelback) alla batteria.
Un lavoro che non delude le attese e l’opener "The Goodie Squiggee Song" mette subito in mostra la grande velocità d’esecuzione e un repertorio che spazia dal tapping allo sweep picking attraverso pentatoniche mirabolanti e d’effetto. Temi tanto cari a Satriani sono il filo conduttore dei pezzi "Nail Grinder" e "Angel Fish" carichi di energia e assolutamente perfetti. Spazio al grande Billy Sheenan con la pirotecnica "Dinky Pinky" e grande atmosfere nella seguente "Coming Clean" che assieme alle stupenda "If a Was Piano" e la romanticissima "Fading Into Change" ci consegnano un musicista delicato e dalla grande sensibilità artistica, in grado di trasmettere vere sensazioni ricche di leggere e sopraffine melodie. Un sterzata heavy con la maestosa "Hard Wired" in cui non si disdegnano pennellate jazz e un grande lavoro al basso, contenuti presenti anche nella fantastica "Maron Face", dal ritmo incalzante attraverso la quale Martone sembra disegnare e giocare con traiettorie musicali magistrali eseguite e accompagnate da tematiche originalissime e d’effetto. Superba la sincopatica "Turn On The Heater", eseguita e caratterizzata da una base ritmica semplicemente perfetta. Divertente e geniale la parentesi fornita da "Bossa Dorado" un pezzo fantastico che esalta la squisita abilità di uno spumeggiante e vivacissimo Dave Martone.
"Clean" è un album per tutti gli amanti della sei corde, un lavoro da non perdere e in grado di far viaggiare la mente a grande distanza, capace di regalare una cascata di emozioni che si susseguono con grande naturalezza e fluidità.
Mai ripetitivo e autocelebrativo il guitar hero canadese è degno di essere annoverato tra i big più affermati, un musicista carico di fascino e di notevoli qualità.
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