Già me li immagino i più fighetti di voi che storceranno il muso perché Kai Hansen ha steccato qua e là o perché ha abbassato i toni dei brani o perché al minuto tot del brano tot c’è un errore del chitarrista… beh, sti cavoli, come dicono ad Oxford… da un concerto dei
Gamma Ray io mi aspetto ben altro, e questo “Hell yeah!!!” me lo ha dato. Preferisco mille volte un loro show divertente, coinvolgente, pur se con qualche minima sbavatura qua e là, e non il piattume dei tanti gruppi prog che non sbagliano una nota ma comunicano meno di un lombrico in menopausa… Chi ha assistito almeno una volta ad uno show della band tedesca sa perfettamente di cosa sto parlando. I Gamma Ray dal vivo sono una vera bomba, e un loro show è sempre una festa. E sti cavoli (e sono due…) se Kai non ha più la voce di una volta o non è un singer perfetto. Il suo inimitabile timbro ha marchiato a fuoco alcuni degli album più belli del genere, anche grazie al fatto che non è un cantante arido, ma riesce invece a trasmettere emozioni con la sua voce. D’altra parte stiamo parlando del personaggio che ha praticamente inventato un genere, il power metal, lo ha traghettato negli anni ’90 e ha scritto alcuni degli album più importanti di questo sottogenere, prima con gli Helloween e poi col Raggio Gamma. La cosa più divertente, in realtà, è che tutto il preambolo che ho appena fatto non era neanche necessario, perché la band è in formissima e il concerto è veramente ad alti livelli.
“Hell yeah!!!” è un live registrato a Montreal due anni fa, ed arriva a cinque anni dal precedente live album e a molti più anni di distanza dalle lontane VHS “Heading for the East” e Lust for life”. È quindi un’occasione da non lasciarsi sfuggire per ammirare il gruppo alle prese con i brani più recenti, e soprattutto è la prima testimonianza live, in video, di questa line-up, ormai stabile da undici anni. E devo dire che ci voleva proprio un prodotto del genere, considerando anche che era già da un bel po’ che doveva uscire (un’occhiata alla copertina vi fa capire che l’idea risale addirittura ai tempi di “Majestic”). L’audio è più che buono e anche le riprese non sono da meno, calcolando che non ci sono gli spazi ampi di un mega festival che permettono inquadrature senza dubbio migliori. Ho gradito decisamente di meno, invece, i vari effetti inseriti, tipo sdoppiamento delle immagini, vari tipi di fade out tra una scena e l’altra, e così via…
La scaletta, come è giusto che sia, pesca in maniera abbastanza omogenea da tutti gli album post “Land of the free”, ignorando quasi completamente, come avviene ormai da tempo, i primi tre dischi, quelli con Ralph Sheepers, visto che sono solo due i brani proposti, e cioè “The silence” e “Dream healer”. Considerando che nelle due VHS che ho nominato prima successe l’esatto contrario, questa non è poi una cosa così grave. Inutile dire che non mancano i momenti più tipicamente epici e corali, come durante l’ormai classica “Heavy metal universe”, così come delle vere e proprie perle del power metal come “Rebellion in dreamland”, la velocissima “Man on a mission” o “Somewhere out in space”. Kai dimostra di essere in forma, e senza strafare compie egregiamente il proprio compito dietro il microfono. Superfluo sottolineare che dal punto di vista strumentale non c’è nulla da eccepire, quindi è meglio concentrarsi sui brani. Come rimanere impassibili dinanzi a pezzi di storia come “Beyond the black hole” (da parecchio mancava nei live del gruppo) o “Land of the free”? Immancabile, ovviamente, un piccolo tributo agli Helloween, con la mitica “I want out”.
Per quanto riguarda il primo DVD penso ci sia ben poco altro da aggiungere. Due ore di concerto ad altissimi livelli, ma non vedo dove sia la novità. Quando si parla di Kai Hansen e dei Gamma Ray questa è una certezza. Un’ulteriore dimostrazione, se mai ce ne fosse bisogno, di chi detiene davvero lo scettro del power metal, costringendo i Dragonforce e gli Hammerfall vari a mettersi l’anima in pace. Kai regna…
Riguardo il secondo DVD, invece, posso solo dirvi che una volta tanto non si tratta di un semplice riempitivo o di uno specchietto per le allodole per vendere qualche copia in più. In oltre due ore e mezza di materiale troviamo una serie discreta di video clip ufficiali, diversi estratti dal Wacken Open Air del 2003 e del 2006, un documentario con interessanti dietro le quinte del tour in questione, numerose scene tratte da riprese private della band che ripercorrono la carriera in maniera storica, delle riprese unplugged in Giappone e chi più ne ha più ne metta.
Insomma, mai come questa volta mi sento di consigliare l’acquisto del prodotto, sia per lo splendido live del primo dischetto, sia per il ricco materiale del secondo. Anche questa volta i Gamma Ray hanno fatto centro…
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