Il debutto dei
Several Union ci mostra una band giovane ma con un sound abbastanza matura e variegato. I nostri vengono da Cesena e, grazie al demo “
Resurrection”, hanno ottenuto un buon deal con la label inglese Copro Records. Reclutato
Paso dietro la consolle, la band si è rinchiusa nello
Studio 73 di Ravenna per registrare questo “
Look In The Mirror”.
Il sound è modern metal, con un occhio alla melodia e l’altro a strutture dove c’è sempre una sottile tensione pronta ad esplodere nelle vocals del singer
Alessandro Montalti. L’opener “
All My Demons” ci mostra bene queste caratteristiche.
Faccio subito un appunto, riguardante proprio la voce del cantante, a mio avviso un passo indietro rispetto alla band per espressività e tono. Secondo la mia modesta opinione non è una voce bella, ma è puramente questione di gusti.
Concentrandoci sulle canzoni non si può non sottolineare che, ad esempio, “
Mirror” ha un che di “tooliano”, con un lavoro di riffing pazzesco, totalmente coinvolgente.
I
Several Union sanno scrivere canzoni, su questo non ci piove, anche se non spingono quasi mai sull’acceleratore. Quello che voglio dire è che a questo disco manca un pezzo veramente tirato, che ti tiri una mazzata tra capo e collo. Forse non è nell’indole della band, che preferisce territori più melodici, più affini all’hard rock di matrice americana, di quello che negli ultimi tempi ha conquistato il cuore di moltissimi fans, quello per intenderci di bands come
Alter Bridge e
Shinedown.
Il risultato è comunque molto positivo, perché i pezzi hanno anima, “
Resurrection” oppure “
7000 Words” non sono mai banali, scongiurando il fattore noia.
Un disco, in definitiva, che ci consegna u nome da tenere sicuramente d’occhio per il futuro.
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