Qui ad iniziare non è tanto l'"embodiment", quanto la fiera delle banalità e dei clichè che appestano le uscite di questo genere. Ebbene sì, ancora lui: il death melodico con influssi metalcore che tanto di moda va negli ultimi anni e che non accenna a scomparire nemmeno per sbaglio. Peccato, perchè già il genere in sè non è che mi faccia impazzire, ma se recensito in quantità abnormi ha il grosso problema di indisporre chi scrive. Il modus suonandi è sempre il medesimo: riffoni melodici saccheggiati alla scena svedese, stacchi cadenzati di estrazione metalcore, voce incazzosa e, più in generale, un senso di deja vu veramente agghiacciante, accompagnato dalla sensazione di impercettibilità dei pezzi, appiattiti ai più beceri standard del genere. Roba che ti chiedi come faccia questo genere ad esistere ancora e come possano le case discografiche investire così massicciamente su di esso. Non c'è nulla da salvare qui, una pastrocchio in tutto e per tutto identico a qualsiasi altra uscita del genere, personalità nulla, canzoni piatte, identiche tra loro, senza nessun sobbalzo.
E' veramente giunto il momento di dare una bella sfoltita generale al panorama, perchè se i gruppi sono come i No Quarter Given c'è da spararsi in testa. E vista la crisi imperante, le etichette potrebbero risparmiare qualche bel soldino, che ne dite?