"Blood, Pus And Gastric Juice" recitava il titolo della traccia di chiusura di "For God Your Soul..For Me Your Flesh", debut album degli austriaci
Pungent Stench. Non c'è che dire, con queste cinque parole è possibile descrivere esaurientemente l'universo della band, fatto di tutto ciò che di malato e perverso esiste al mondo. D'altronde basterebbero monicker e copertina per capire che questi mattacchioni non parlano di sole, cuore e amore.
Musicalmente parlando, il terzetto propone un death metal piuttosto personale ed originale, che mischia sapientemente la velocità dei maestri americani ed europei del genere a un gusto morboso e doomeggiante che ricorda alla lontana gruppi come gli Autopsy, che si sposa alla perfezione con le tematiche depravate e aberranti trattate dalle lyrics. D'altronde il titolo parla chiaro ("buttering" non è altro che la pratica sessuale che prevede l'uso del burro come lubrificante nei rapporti anali...come Marlon Brando insegna!), per cui se siete delle personcine a modo e per bene è meglio che vi godiate la musica e lasciate chiuso il libretto. Brani come "Games Of Humilation", con uno stacco centrale acustico da brivido, "And Only Hunger Remains", "Splatterday Night Fever", "Happy Re-Birthday" o "Brainpain Blues" sono il manifesto sonoro della concezione malata del death metal, tanto semplice quanto esemplare nel rappresentare tutte le bassezze morali di cui l'animo umano è capace.
Un disco consigliato a tutti i marcioni e pervertiti che amano il death metal più grezzo e sincero, con buona pace di tecnicismi e lyrics raffinate ed esistenzialiste.
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