Una band da tenere d’occhio questi
Fe..dup, provenienti dall’area di Padova e artefici di un sound capace di mescolare violenza, subdola e strisciante melodicità e ambientazioni oscure ed inquietanti, il tutto organizzato con un tocco elettronico davvero intrigante. I riferimenti stilistici sono disparati, ma sfuriate death, schizofrenie “nu” e un eloquente per quanto “saggio” contributo di lirismo gothic metal non allineato, riescono comunque sempre a sorprendere piacevolmente l’ascoltatore, per un risultato finale che non appare praticamente mai autoindulgente o di maniera, capace di offrire chitarre serrate e non scontate, ritmi che sanno essere frenetici o rallentare ad arte per creare, con il fattivo apporto delle tastiere, atmosfere drammatiche e stranianti, e una voce abile nello sfruttare al meglio i lati più growl e quelli più puliti della sua espressiva intonazione.
Da sottolineare, poi, i notevoli riverberi etnici dal sapore medio-orientale (instillati anche grazie alla voce femminile di Laura, ospite del dischetto), appena accennati in “Invictus” e maggiormente rilevanti in “Sucking destruction”, una prospettiva che a mio modo di “vedere” e sentire le cose meriterebbe di essere “coltivata” ulteriormente.
Oltre ai due pezzi citati, meritano una menzione anche “The game” e la volubile “Mai lai”, ma si può tranquillamente definire il lavoro come piuttosto avvincente nella sua totalità, proprio per la capacità di “stupire”, nel trattare una materia troppo spesso gestita in modo confuso e ordinario, posseduta dai suoi autori … non resta che attendersi che la “sorpresa” di un Cd dimostrativo diventi la “certezza” di una produzione ancora più professionale e “visibile”, dove poter esprimere compiutamente tutte queste rilevanti potenzialità.
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