Riecco i veterani
Kreator, gli inossidabili Kreator, i paraculi Kreator.
Tre aggettivi che calzano alla perfezione alla band di
Mille Petrozza: veterani perchè tra i prime movers del thrash tedesco ed europeo, inossidabili perchè dopo 25 anni di carriera sono ancora qui tra noi in buono stato di salute e paraculi perchè dopo la svolta gothic tanto amata e predicata da Petrozza, con un seguito pari allo zero, si sono rigettati in un forzatissimo quanto poco sentito thrash metal old style che però ha fatto riavvicinare i vecchi fans alla band che in maniera scellerata hanno addirittura esaltato i recenti album manco fossero dei "
Pleasure to Kill" parte seconda.
Infatti dopo i mega flop di
Outcast ed
Endorama, Mille ha ben pensato di ripristinare lo status thrashy dei Kreator con
Violent Revolution prima, già un autoplagio sin dalla copertina alla
Coma of Souls e titolo altisonante, ed
Enemy of God poi; a distanza di tre anni e spicci tra un live ed un dvd, è la volta di questo
Hordes of Chaos che è la pedissequa copia di Enemy of God, che a sua volta lo è di Violent Revolution.
Insomma, tre dischi in fila uguali identici spiccicati l'uno all'altro, fatti col manuale del perfetto thrash metallaro, formalmente adeguati, suonati bene e prodotti ancor meglio ma davvero vuoti e banali a livello di songwriting.
Il disco scorre via nell'ovvio e nello scontato, senza una minima scintilla di genio risalente ai fasti che furono e non basta il savour fair di una band che ha scritto la storia di questo genere e che oggi si limita a fare il proprio compitino col minimo impegno necessario. Una band che oggi vive sugli allori di quanto fatto ad inizio carriera, che ha sicuramente una marcia in più a livello teorico e che pur senza avere voglia riesce a scrivere qualcosa di decente ed ascoltabile, magari usando ritagli e riffs pensati e scartati chissà quante volte e quanto tempo fa.
Seppur senza convinzione ed impegno alla fine "
Hordes of Chaos" si lascia ascoltare senza problemi, a volte risulta più gradevole a volte è decisamente sotto tono, ma in generale (e questa è la cosa grave) risulta appetibile in maniera maggiore rispetto ai giovani emergenti colleghi di Petrozza, anche se ultimamente c'è una valida e fiorente rinascita del thrash metal
Per questi motivi, per l'ottima produzione e per il buonissimo livello tecnico/esecutivo dei Kreator è impossibile assegnare una insufficienza a Hordes of Chaos, anzi: bisogna però riconoscere senza inutili atteggiamenti da ciechi fanboy che la parola "
stupendo" o tantomeno "
capolavoro" è quanto di più lontano dalla descrizione di questo disco, che in ogni caso potrebbe bastare per i sosteniori di bocca buona o dell'ultim'ora.
Mille, il furbone, è dal 2000 che l'ha capito.