Riedizione in digipack del lavoro del 2004 (anche se il foglietto informativo di Frontiers riporta erroneamente il 2002), questo "nuovo"
"Lost in the Translation" ci dà l'opportunità di riascoltare quello che, in termini poco tecnici, potrei tranquillamente definire un "discone". Davvero una piccola gemma ad opera di un cantante/songwriter di elevatissima caratura, qui in uno dei suoi momenti di più alta ispirazione creativa.
Cosa aggiungere dunque alla recensione già presente nei nostri archivi? Un paio di cosine, che vi vado ad elencare:
- 1. La nuova versione si presenta in digipack, pur non modificando affatto lo stile della vecchia copertina.
- 2. Il sound è stato ulteriormente "pompato", rishiando il cosiddetto "effetto Death Magnetic": troppo gain penalizza inevitabilmente le frequenze a favore di una accresciuta potenza in uscita... Scelta opinabile, ma è il trend del momento, tant'è....
- 3. Il nuovo prodotto presenta 5 bonus tracks: una song edita precedentemente solo per il mercato giapponese, tre brani nuovi di zecca ed una suggestiva versione acustica della bellissima "Soul Divine", già track #2 di codesto dischetto.
Nient'altro da aggiungere, se non che la
Frontiers sta facendo un lavoro egregio, riportando all'attenzione dell'ascoltatore un prodotto fruibilissimo anche nel 2009, la cui longevità è data principalmente dall'alta qualità del prodotto. Promosso a pieni voti!
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