E' tempo di ristampe in casa Frontiers, ed è il momento, decisamente, di
Jeff Scott Soto, il quale peraltro si appresta a pubblicare il nuovo lavoro, di qui a giorni. Nel frattempo, per stuzzicare il palato, ecco che la Frontiers ci propone la seconda reissue di questo inverno 2009: trattasi stavolta di
"Prism", secondo lavoro solista targato 2002, un lavoro decisamente più muscoloso e robusto del già recensito "Lost in the Translation".
Anche in questo caso, poco da aggiungere alla recensione già presente su queste pagine. Il lavoro è pervaso da un muscoloso hard rock, di taglio americano che di più non si piò, ed ancora una volta la voce di Jeff risulta bellissima, nella timbrica come nell'applicazione pratica a linee vocali convincenti e trascinanti.
Le bonus tracks di questa reissue sono ben 6, ed ancora una volta abbiamo a che fare con songs edite precedentemente solo per il mercato nipponico, alternate con brani inediti.
La cosa che sorprende, ascoltando "in sequenza" i dischi di Soto, è come le composizioni, per quanto dichiaratamente AOR, lascino un senso di completa soddisfazione all'ascolto: sono brani semplicemente
belli, ben suonati ed egregiamente scritti, ed è questo il segreto del loro successo.
Un'occasione più unica che rara, insomma, per tutti voi lettori che ancora non avete completatao la
Soto-Collection; o, ancor di più, un invito rivolto caldamente alla parte di voi che ancora non ha assaggiato questa pietanza succulenta a nome Jeff Scott Soto: un cantante, una garanzia.
Consigliatissimo.
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