«Oggi il mio cuore si è spezzato, Ronnie è mancato alle 7:45 del mattino del 16 Maggio.
Molti, molti amici e familiari hanno avuto occasione di dare il loro privato saluto prima che serenamente si spegnesse. Ronnie sapeva quanto fosse amato da tutti. Noi apprezziamo l'amore e il sostegno che voi tutti ci avete dato. Per favore dateci qualche giorno di privacy per affrontare questa terribile perdita. Sappiate che lui amava tutti voi e che la sua musica continuerà a vivere per sempre. »Era giusto un anno fa, quando la moglie di Ronald James Padavona, conosciuto da tutto il mondo dell'hard rock e del metal come
Ronnie James Dio, pubblicava questo annuncio sul sito ufficiale del marito.
Se scaviamo un po' nei ricordi di tutti noi, anche di chi non ascolta il rock, il nome di Ronnie James Dio sicuramente rievoca qualcosa... non potrebbe fare altrimenti...
Sui suoi dati anagrafici aleggia un po' di incertezza, c'è chi dice che sia nato a Portsmouth nel New Hampshire, il 10 luglio 1942... c'è chi riporta che invece sia nato nel 1949 a Cortland nello stato di New York, dove sappiamo che è cresciuto e ha dato inizio ad un'era.
Poco importa del dove e del quando, a noi importa quello che ha fatto durante il corso della sua vita per la musica che tanto ci piace.
Forse non tutti sanno che -per citare una celebre rubrica di un settimanale ultrafamoso- Ronaldo Giovanni Padavona (sembrerebbe questo il nome di battesimo originale che poi, come era uso per gli emigrati italiani negli states, fu “americanizzato” in Ronald James Padavona), iniziò la sua carriera da musicista suonando la tromba in una band rockabilly e fu qui che si trovò il nome d'arte che non ha mai abbandonato. “Ronnie Dio”, dove Dio non aveva nulla a che fare con quello che ci viene alla mente di solito ma faceva riferimento ad un gangster di origini italiane che era al tempo conosciuto come Johnny Dio.
Verso la fine degli anni cinquanta fondò una band rock 'n' roll che chiamò “Vegas Kings” ma che negli anni fu conosciuta meglio come Ronnie Dio And The Prophets. La band non fece granché, una manciata di singoli ed un solo album intitolato Dio At Domino's pubblicato nel 1963.
L'arrivo del “decennio magico” segna, direi definitivamente, il destino di Ronnie. Gli anni settanta, per lui come per tantissime altre leggende del rock, danno inizio al periodo più vero e più bello della carriera di Dio.
La prima band con sonorità decisamente Hard Rock la chiamò Electric Elves, divenuti poi gli Elves e passati alla storia definitivamente come
Elf. Il Primo album, omonimo, vede la luce nel 1972 negli USA, piazza non ancora pronta forse, a questa evoluzione del rock.
Nel 1973 La band si sposta in Inghilterra, firma un contratto con la Purple e da vita a due album: “L.A. 59”, che in usa verrà pubblicato come “Carolina County Ball”, e “Trying To Burn The Sun”.
In Inghilterra Dio entra definitivamente in contatto con l'Hard Rock ed il Metal, e gli Elf diventano gruppo supporter ai concerti dei
Deep Purple. Dio entra in contatto con Ritchie Blackmore che, già deciso per altri motivi a lasciare il gruppo, restando impressionato dalle doti vocali di Ronnie, prende in mano gli Elf che da quel momento si faranno chiamare
Rainbow.
E' il 1975 ma come in tutte le storie del rock, l'idillio tra Blackmore e Ronnie James termina dopo qualche album, il primo voleva svoltare su un genere un po' più commerciale il secondo no... la separazione è inevitabile Dio lascia i Rainbow ma viene reclutato immediatamente dai
Black Sabbath, che poco prima avevano licenziato Ozzie Osbourne... correva l'anno 1978 e Ronnie James Dio, fece letteralmente rinascere i Black Sabbath che dopo un periodo di crisi tornarono ad esibirsi con una energia che Osbourne non riusciva più a fornire.
Con Dio i Black Sabbath danno alla luce “Heaven And Hell”, Mob Rules” e un album live intitolato “Live Evil” (da notare la peculiarità palindroma del titolo).
Fino ai primi anni ottanta tutto procede per il meglio, ma dopo poco sorgono dissapori all'interno dei Black Sabbath, Ronnie e Vinnie Appice escono dal gruppo e danno vita a quella che sarà la band ufficiale fino alla fine del grande Ronnie: i
Dio.
E' il 1983 quando i Dio esordiscono con Holy Diver, la line-up è a dir poco interessante: Ronnie James Dio, Vinnie Appice, Jimmy Bain (ex Rainbow) e Vivian Campbell. L'album riscuote un ottimo successo e in qualche modo contribuisce nell'affermarsi di un genere metal con contenuti in tema fantasy e mitologico; contenuti già presenti, anche se con meno intensità, nei lavori precedenti sia con i Black Sabbath sia con i Rainbow.
Gli anni ottanta per il metal, sono anche gli anni dei live shows dove Dio sperimenta anche nuove tecnologie, oltre “all'infiammante” spettacolo pirotecnico e l'uso delle classiche macchine del fumo tradizionali, arricchisce il tutto con haze-machine e luci innovative, per quei tempi, come il laser.
Tutto risulta essere una commistione di effetti evocativi e un atmosfera ricca di draghi, demoni, spettri e mostri... cosa ripresa in futuro da moltissime altre band dedite al genere.
Nel 1984 Dio esce con “The Last In Line”, album estremamente ricco di riferimenti mitologici, e mistici in pieno fantasy style.
I Dio si dimostrano ancora innovatori, il tour che ne segue, ricco di scenografie al limite del colossale resta nella storia delle esibizioni live per la posizione della batteria che è montata su di una pedana posta all'interno di una piramide egizia alta più 10 metri che si apre permettendo ad Appice di suonare ed essere visto... e per la curiosa chitarra di Campbell che “spara” raggi laser da tutte le parti.
Negli anni successivi vengono alla luce “Sacred Heart”, (1985) e “Dream Evil” (1987), che sostanzialmente restano sulla linea delle precedenti produzioni dei Dio apportando qualche piccola variazione nella formazione della band, infatti in Dream Evil, Campbell viene sostituito da Craig Goldy.
L'album successivo viene pubblicato nel 1990, si chiama “Lock Up The Wolfes”, anche qui la band vede due sostituzioni, la prima alla chitarra con Rowan Robertson che prende il posto di Goldy e la seconda alla batteria con Simon Wright, ex AC/DC, che sostituisce Appice.
Nonostante le variazioni, anche importanti, nella formazione della band, il fulcro resta sempre Ronnie James, che continua a riscuotere un ottimo successo.
All'inizio dell'ultimo decennio del secolo, Dio prese parte alla reunion dei Black Sabbath, con i quali pubblicò “Dehumanizer”, album dal sound ruvido, schietto e potente. Anche il successivo album dei Dio, “Strange Highways” resta sul sound rispolverato con i Black Sabbath, ma non riscuote il successo dei precedenti tra i fan, come anche “Angry Machines” pubblicato nel 1996.
Il 1998 vede la pubblicazione di un doppio album dal vivo intitolato “Inferno – The Last In Live”, album che ripercorre tutta la carriera di Ronnie, a partire dal periodo dei Rainbow e inserendo anche brani dei Black Sabbath.
Gli anni novanta ormai alla fine e il nuovo millennio ormai alle porte, confermano Ronnie James Dio come leggenda vivente del Rock, siamo nel 1999, e la carriera dei Dio continua imperterrita, Ronnie “appare” anche se in forma di disegno animato, alla fine di un episodio di South Park, cartoon culto per molti aspetti, intitolato “
Hooked On Monkey Phonics”
Nel 2000 viene pubblicato “Magica” un vero e proprio concept album basato su di un libro di incantesimi; il sound di questo lavoro è ricco di toni cupi, suoni al limite del dark, riff monotoni e in molti tratti forse eccessivamente pesanti. Forse sono i motivi che, anche per questo album, non riescono a far riprendere quota ai Dio.
Per fortuna la successiva pubblicazione, “Killing The Dragon” viene accolto un po' meglio, essendo certamente un lavoro più leggero che sconfina persino in sonorità Rock 'N' Roll.
L'ultimo album a firma della band Dio è “Master Of The Moon” che viene pubblicato nel 2004, dopo appena 4 anni dal precedente, e ne cavalca appieno l'onda, sia dal punto di vista del sound, sia dal punto di vista del successo.
Nel 2006 Ronnie fa un'altra fugace apparizione, stavolta in carne ed ossa, nei titoli di testa di in un film che riscuote un vastissimo successo in tutto il mondo: “
Tenacious D and The Pick Of Destiny” di Lyam Lynch, che vanta un cast del tutto particolare: Jack Black protagonista con Kyle Grass, contornati da attori dello spessone di Tim Robbins e Ben Stiller e da facce e voci molto note della musica rock come Meat Loaf e Dave Grohl.
Questi anni sono una vera rinascita per Ronnie Jams Dio che, insieme a Tony Iommy, Vinnie Appice e Geezer Butler riformano i Black Sabbath della formazione storica dell'album Mob Rules, chiamandosi però
Heaven And Hell, per motivi che adesso non staremo ad approfondire.
Il successo è già scritto! Gli Heaven And Hell prendono parte a numerosi festival rock, a giugno del 2007 sbarcano anche al nostrano Gods Of Metal, dove chi li ha sentiti certo se lo ricorderà per tutta la vita, verso la fine del 2007 fanno addirittura un tour nel Regno Unito.
Nel 2008, Ronnie, prende parte ad un progetto che vede la reinterpretazione di brani natalizi riscritti in chiave hard rock e metal, “We Wish You a Metal Christmas and a Headbanging New Year” è il nome della pubblicazione in oggetto.
Nel 2009 esce “The Devil You Know” l'attesissimo album degli Heaven And Hell e ormai l'ennesimo Dio.
Alla fine del 2009, il 25 novembre, sul sito ufficiale di RJD viene pubblicato dalla moglie, un annuncio che sconvolge tutti i fans; a Ronnie è stato diagnosticato un cancro allo stomaco. Gli Heaven And Hell, nonostante tutto portano avanti il progetto di un tour europeo, con date anche in Italia, che purtroppo non verrà effettuato per via delle condizioni di salute di Ronnie, che dopo mesi di chemioterapia ha il fisico debilitato e non potrebbe mai sostenere lo sforzo di una tournée di tali dimensioni.
Tutti i fans fanno il tifo per lui, ma il 16 maggio del 2010, a Houston in Texas alle 7:45 Ronald James Padavona muore nel suo letto d'ospedale.
Dio è stato senza ombra di dubbio un uomo che ha dato tantissimo al Rock, mi chiedo spesso come sarebbe adesso il panorama musicale rock, hard rock e metal se persone come lui non fossero mai esistite... probabilmente sarebbe un panorama assai arido e privo di tutte quelle note, di tutte quelle melodie e di tutte quelle belle atmosfere e sensazioni che ci ha lasciato nei suoi lavori nell'arco di una carriera durata più di quarant'anni.
Sarebbe anche un mondo senza un gesto che è divenuto il simbolo di tutti i metallari del mondo... eh si! Infatti si attribuisce a lui l'invenzione e la diffusione del più famoso, celebre, diffuso “saluto” di chi ama il rock duro: il gesto delle cornine!
Lessi un intervista tanto tempo fa, quando per me Ronnie James Dio era solo una bandiera appesa nella sala prove degli amici che avevano formato una rock band, dove il giornalista chiedeva proprio delucidazioni riguardo a questo gesto.
Ronnie rispose con ironia, che il tutto nacque moltissimi anni prima da un gesto di che vedeva fare di continuo a sua nonna (le chiare origini italiane fanno certamente pensare al gesto come atto di scongiuri) e che lui adottò quasi inconsciamente all'inizio come gesto scaramantico ma che ben presto diventò un vero e proprio simbolo della sua musica.
Oggi come oggi è oltremodo curioso pensare che nel metal di tutto il mondo c'è un gesto che è diventato un simbolo inequivocabile per tutti, e che quel gesto porta origini nostrane.
E' passato un anno da quando Ronnie se ne è andato da questa terra, e tutti sanno che artisti di quel calibro, ormai, sono sempre più rari se non addirittura introvabili... se esistesse un “aldilà”, lo vorrei come una grande sala prove, piena di vecchia strumentazione e con le pareti insonorizzate con i cartoni delle uova, dove tutti i grandi della musica si riuniscono e suonano insieme per continuare “quel qualcosa” che hanno rincorso forse per tutta la vita e che sono riusciti a lasciarci solo in piccola parte, perché sono convinto che la loro arte sia stata incredibilmente più grande di quello che è arrivato fino alle nostre orecchie e ai nostri cuori.