Tra i pionieri in Italia di un genere oscuro ed affascinante come il gothic, i più che decennali
Theatres Des Vampires tornano a calcare il palco della loro città natale, Roma, scegliendola come tappa d'apertura del loro imminente tour europeo. Ad aprire gli headliners, una band molto interessante nel panorama underground romano: gli
Endaemona.
Attivi già da un po' di anni, gli
Endaemona propongono un'ottima commistione di gothic/doom, tinto di contrastanti venature melanconiche ed oniriche.
Ho già avuto modo di apprezzarli in sede live in altre occasioni, ma stasera gli
Endaemona ci rendono partecipi probabilmente di una delle loro migliori esibizioni. Con un sound d'ispirazione
Katatonia e
Paradise Lost, la band romana ha il compito di riscaldare le masse accorse questa sera al
Black Out Rock Club e ci riesce senza troppa difficoltà, grazie a dei suoni ottimi, complice la presenza del noto Christian Ice, in veste di fonico ufficiale dei Theatres Des Vampires, e complice anche un pubblico molto caloroso e partecipativo.
Chi si trova davanti a questa band per la prima volta ne rimane sorprendentemente colpito ed è piacevole constatare come la versatilità, con cui gli
Endaemona passano dalle più romantiche “
Dying Flower” alle più incisive “
Out of the Silence” e “
Drown into the Dark”, influenzi positivamente la resa finale della performance, rendendola eterogenea ma con una tensione emotiva sempre molto alta e costante.
Gli ultimi due pezzi, in particolare, colpiscono per la corposità e l'energia sprigionata, deliziando le orecchie dei presenti anche con un'ottima prova vocale, attraverso cui Stefano dimostra abilità e precisione nel passare dalle alte tonalità in scream alle più basse modulazioni in pulito.
Setlist:
Estranged
Remorse
Dying flower
Out of the Silence
Drown Into the DarkMa ecco che arriviamo al momento degli attesi
Theatres des Vampires.
L'atmosfera vampiresca si respira già da inizio serata, con la tombale scenografia che vede protagonisti sul palco lapidi, teschi ed ambientazioni cimiteriali.
Il brano scelto come apertura è “
Keeper of Secrets”, primo pezzo anche della nuova release della band,
Moonlight Waltz, uscita lo scorso gennaio, che ha sancito l'apertura del terzo capito della saga targata
Sonya Scarlet.
Sale sul palco la sinuosa cantante, coperta da un lungo mantello nero e con una maschera bianca sul volto. Il pubblico la accoglie molto calorosamente e la sala concerti si riempie anche oltre le aspettative.
Premettendo che è una questione di gusto personale, il fatto che una band possa piacere o meno, e che i
Theatres des Vampires non rientrano propriamente nei miei ascolti, devo ammettere che offrono uno spettacolo molto interessante ed accattivante, nonché una prova musicale davvero degna di nota.
Forse si concentrano un po' troppo sulla figura della bella Sonya, che confonde gli sguardi dei metallari nel momento in cui, tolto il castigante mantello, mostra una mise fetish/sadomaso molto costrittiva, oltre che molto minimale. Calamita l'attenzione della fauna maschile accorsa con i suoi movimenti sensuali ed i cambi “d'abito” [ben tre!] di cui potete avere testimonianza guardando le foto a lato.
Tralasciando la prosa e dovendoci concentrare esclusivamente sullo show musicale [del resto, è di questo che dovremmo parlare, no?], i
Theatres Des Vampires si dimostrano all'altezza della situazione, consolidando la fama di ottima band live. Perfetta l'esecuzione, vocale e strumentale, sia di pezzi tratti dal nuovo full lenght, come “
Carmilla” e la celebrativa [per i vampiri] “
Sangue”, che di pezzi più vetusti, come “
La Danse Macabre Du Vampire”, tratta da
Suicide Vampire, uscito nel 2002, con le sempre ottime tastiere guidate da
Fabian Varesi, principale compositore delle linee melodiche della band.
E' senza dubbio un'intelligente scelta di marketing puntare sulla presenza esuberante e che di certo non passa inosservata di Sonya, specie in un contesto come quello in cui la band milita in cui la presenza scenico-teatrale è un ingrediente che non può essere trascurato [altrimenti non avrebbe senso nemmeno il monicker]. Interessanti gli effetti speciali utilizzati, come libri infuocati, sangue finto che cola, ma probabilmente l'accostamento di tali numeri all'esaltazione e spettacolarizzazione delle doti fisiche della cantante, mette un po' in secondo piano la proposta puramente musicale.
Ma polemiche a parte, tutto sommato è stato un buon concerto, con un pubblico che dimostra grande affezione nei confronti della band e che lascia a bocca aperta in quanto a trasporto e supporto dimostrati costantemente durante tutta la performance live.
Ad avercene un pubblico così in tutti gli altri concerti metal underground..
Setlist:
Keeper of Secrets
Bring Me Back
Lilith Mater
Angel of Lust
Sangue
Grand Guignol
Wherever You are
Unspoken words
Rain
Dracula
Carmilla
Medousa
Blood Addiction
The Gates of Hades
Dance Macabre du vampire
Encore:
Kain
Pleasure and Pain