(16 maggio 2008) The Bad Luck Charm + Dustineyes - 16 Maggio 2008 (Palazzo Granaio - Settimo Milanese - MI)

Info

Provincia:MI
Costo:5 EUR
A poche settimane di distanza dalla (deludente) calata italica degli US Bombs, sprovvisti per l'occasione della sua leggendaria icona Duane Peters, ecco tornare il buon vecchio Kerry Martinez, questa volta con la sua nuova band: The Bad Luck Charm.
Con un solo album all'attivo, uscito questo mese, la nuova creatura del chitarrista degli US Bombs sbarca in Italia per tre date, tra cui questa al Palazzo Granaio di Settimo Milanese (MI).

Ad accompagnare la band di Brooklyn sono gli EasyGirl, impegnati in un loro weekend di fuoco che li vedrà il giorno successivo supportare i tedeschi Crimson Ghosts a Busto Arsizio, e i Dustineyes, chiamati all'ultimo per sostituire i The Wetdogs, costretti ad annullare la propria esibizione per problemi personali.

Purtroppo, nonostante il risibile costo del biglietto (soli 5 €), l'affluenza non è delle migliori.
Aprono le danze gli Easygirl, con il loro punk-rock'n'roll schietto e sanguigno, non impeccabile, ma indubbiamente vintage e affascinante. Non serve la solita invadenza del singer Razor-Boy a scaldare un pubblico tipiedo, che segue distratto e partecipa poco; peccato.

Seguono a ruota i Dustineyes, vecchia conoscenza del sottoscritto, che come sempre riescono a proporre uno spettacolo solido e ben realizzato sul piano musicale come su quello dell'immagine. La band varesina, che ha il notevole vantaggio di sembrare tutto fuorchè italiana, ci propone un rock'n'roll venato di punk e Motorhead, ben strutturato e dalle melodie vincenti, per un 40 minuti assolutamente devastanti che ne dimostrano la caratura internazionale. "Dead Man Boogie" o la vecchia "Dust and Bones" sono pezzi che se solo venissero da una band americana sarebbero già hit da ascoltare in macchina con il finestrino abbassato urlando a sguarciagola.
Purtroppo la realtà è diversa e l'esterofilia degli italiani trionfa sempre, e riprova nè è la freddezza di un pubblico quasi annoiato e sicuramente disinteressato.

Quando I The Bad Luck Charm salgono sul palco è già evidente la condizione di ubriachezza fradicia e molesta del chitarrista Brian Knott. Preventivo il peggio, ed il peggio arriva.
Nonostante l'impegno della band, e l'indubbio carisma di Kerry Martinez, che si rivela una piacevole scoperta anche dietro al microfono, la situazione pietosa di Brian Knott degenera fino a rendere quello che doveva essere un evento in una farsa comica e pietosa.

Accordi sbagliati, inciampa, va vicino al cadere più di una volta, stacca il jack dall'accordatore a pedale... Di tutto. Al terzo pezzo Kerry Martinez, rigorosamente astemio per tutta la durata del tour, è visibilmente scocciato, ma dimostra una pazienza fuori dal comune cercando di indicare a Brian in corso d'opera gli accordi esatti da eseguire.
Al quinto pezzo, tratto anch'esso dall'album omonimo di debutto in uscita questo mese, la gente si rende conto della situazione vergognosa ed imbarazzante e comincia ad andarsene.

Lo spettacolo presegue fino alla fine, con i 3/4 sobri dei Bad Luck Charm a cercare di salvare il salvabile, proponendo i brani migliori del debut album, come "Break My Heart", e qualche cover ("Blitzkrieg Bop" dei Ramones) ma il risultato non può certo essere positivo.
Quando cala il sipario è rimasta poca gente, Kerry è visibilmente incazzato e prenderà i dovuti provvedimenti subito dopo, con una filippica inevitabile e il consecutivo allontamento di Brian Knott dalla band.

Peccato. Dopo la delusione US Bombs per la clamorosa assenza di Duane, ci si aspettava qualcosa di buono almeno da Kerry Martinez e dal suo nuovo progetto. L'album è piacevole, ma nulla più, ma sicuramente lo show di Palazzo Granaio è stata una di quelle situazioni imbarazzanti che spero di dimenticare il più presto possibile.
Report a cura di Lorenzo 'Txt' Testa

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