La seconda giornata del
Rock the Castle presenta già un colpo d'occhio diverso. Già molta più gente rispetto alla prima ed una temperatura meno sopportabile con sole cocente.
LEGGI IL REPORT DELLA PRIMA GIORNATAArrivo con gli
Skanners ai saluti finali, pertanto non posso dire nulla della loro esibizione.
Dopo di loro le
Girlschool che offrono una prestazione energica e dignitosa nonostante una temperatura che inizia ad essere insopportabile.
Finita la loro esibizione salgono sul palco gli
Exciter, canadesi pionieri dello speed/thrash.
Dan Beehler, con cui ho fatto un selfie post concerto, e soci sono in gran forma e mi sono goduto la loro esibizione proprio a bordo palco producendomi in un headbanging furioso.
Violence & Force,
Beyond the Gates of Doom,
Die in the Night e la conclusiva
Iron Fist in onore dei
Motorhead sono alcune delle tracks proposte dal terzetto, risultato uno dei migliori acts di tutto il festival.
Il tempo di far riprendere il mio collo me lo concedo ascoltando gli
UFO a distanza seduto sul prato. Tour d'addio di questa storica band britannica capitanata da
Phil Mogg (ma sarà vero?).
Formato da musicisti eccelsi, non ultimo
Vinnie Moore, hanno messo in piedi uno show professionale e molto bello di cui ricordo con emozione l'immortale
Doctor Doctor.
Pit stop per panino e birra e i presenti si preparano per l'esibizione dei
Saxon. Concerto schiacciasassi ed emozionale come pochi.
Biff è un frontman coinvolgente e carismatico, che sa come trattare il pubblico e i fans che assistono ad un'esibizione live di heavy metal fumante. Canzoni immortali come
Denim & Leather,
Wheels of Steel,
Heavy Metal Thunder e tante altre hanno reso il loro show qualcosa di spettacolare, con tutti i metalheads fronte palco a cantare a squarciagola i loro anthems.
Unica pecca i suoni a volte troppo stridenti (almeno dove mi trovavo io) e ronzio di sottofondo fra un brano e l'altro.
Terminati i Saxon si prepara il palco per i
Judas Priest e dopo quasi un'ora di attesa inizia la celebrazione del Prete di Giuda. Oltre un'ora e mezza di concerto con la band in ottima forma, compreso il Metal God che nonostante abbia ormai 71 anni riesce a prodursi in una performance vocale di livello, pur tagliando qualche brano dalla scaletta (
Rocka Rolla non eseguita). Il resto della band fa la sua porca figura.
Hill un martello,
Scott Travis è un batterista fuori categoria e le due asce
Faulkner/Sneap hanno sciorinato riffs e assoli al fulmicotone...NON sono leggende come
Tipton/Downing ma i Judas con loro in formazione NON torneranno più e bisogna accettarlo, Glenn per la malattia che lo ha colpito e K.K. beh, lo sappiamo il perché o almeno ognuno ha la sua idea (la mia è che rimanga dov'è).
Concerto memorabile, leggendario e spettacolare. Che altro si può dire di loro?
Halford saluta il pubblico ringraziandolo di supportare la fede nell'heavy metal e io, che sono cresciuto anche con loro, accolgo il loro invito nel continuare in questa missione.
Alla fine tutti quanti ce ne andiamo con il sorriso sulle labbra e l'adrenalina che scorre ancora a mille, dopo una giornata che a conti fatti è stata musicalmente superiore della pur ottima prima
Di seguito la loro scaletta:
1. One Shot at Glory
2. Lightning Strike
3. You’ve Got Another Thing Comin’
4. Freewheel Burning
5. Turbo Lover
6. Hell Patrol
7. The Sentinel
8. A Touch of Evil
9. Victim of Changes
10. Blood Red Skies
11. The Green Manalishi (With the Two Prong Crown) (Fleetwood Mac)
12. Diamonds & Rust (Joan Baez
13. Painkiller14. The Hellion
15. Electric Eye
16. Hell Bent for Leather
17. Breaking the Law
18. Living After MidnightPer finire un paio di mie considerazioni su tutto ciò che ha riguardato il festival, oltre al lato prettamente musicale.
Location suggestiva e splendida, lo rimarcheranno dal palco anche le band. Come dimensioni direi l'ideale per festival di questa caratura.
Ho rivisto un sacco di gente che non incontravo da tempo e ho riassaporato l'atmosfera di un festival.
Per l'organizzazione sicuramente va apprezzato l'impegno di chi ha messo in piedi il tutto ma certe cose sono da rivedere e assolutamente da cambiare, se si vuole avere una qualità e un livello migliori.
Prezzi del bere e mangiare assurdi.
Un panino anche 10 €, birra 7 e (se volevi una McFarland 8 €), acqua a 2 €...meno male che c'erano le fontanelle.
Troppa coda per mangiare e bere nelle ore di punta.
Bagni chimici decenti, ma qualcuno in più non guastava.
Controlli approssimativi, ma era la lista dei divieti messa su FB un paio di giorni prima a far storcere il naso a molti. Il grave difetto però era che una volta entrato, non potevi uscire dalla location (a meno che non prendevi un altro biglietto...si certo...con quello che costavano). Non è possibile fare un evento di questo tipo e porre questa limitazione. Ovunque ti danno il braccialetto nei festival all'estero, ma anche da noi, vedi
Luppolo in Rock o al fu
Frontiers Rock festival, eventi cui ho partecipato negli anni passati.
Annunciata già edizione 2023 e ci sarà tutto il tempo per valutare le opportune migliorie.
Salvo imprevisti, ci sarò anche l'anno prossimo.
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