Trasferta a Roma, con vasca in giornata da Termoli (CB) dove mi trovo in ferie al mare per qualche giorno.
600 km ben spesi.
Vedere sullo stesso palco autentiche leggende della Bay Area in un'unica giornata in Italia è un evento più unico che raro.
Infatti mentre al Luppolo in Rock a Cremona non c'erano i Death Angel, qui c'è la pattuglia al completo.
Purtroppo mi perdo gli
Heathen, perché fra il parcheggiare all'ippodromo Capannelle e prendere il biglietto ci metto un po'... peccato.
In attesa dei Death Angel mi rifocillo con kebab, birra e acqua (alla fine 2 litri di acqua per resistere alla calura). Prezzi ragionevoli...usano i Token da 2 euro e con 10 Token me la sono cavata.
L'area concerti dove è allestito il palco è ampia e spaziosa ma sulla terra e quindi quando si scatenava il pogo o altro di cui parlerò a breve l'aria diventava irrespirabile.
Pubblico presente direi circa 2/3.000 persone, non molte di più...peccato perché l'offerta era veramente ghiotta.
I
Death Angel sono stati autori di una prova convincente e muscolare, con
Cavestany ed
Aguilar sugli scudi con le loro terremotanti chitarre, ma anche gli altri hanno fatto la loro porca figura.
Osegueda è un signor cantante, tecnicamente migliore sia di
Steve "Zetro" Souza e di
Chuck Billy, anche se non ha il carisma degli altri due, soprattutto del cantante degli Exodus. Promossi a pieni voti sia per attitudine e coinvolgimento.
Cambio di palco e la scena se la prendono quelli che secondo me saranno i migliori della serata, gli immortali
Exodus. Un'ora circa di concerto spaccaossa, dove pogo, stagediving, circle pit e wall of death hanno fatto da contorno ad una prestazione memorabile, dove la band ha snocciolato tutti i suoi classici, da
Bonded By Blood a
Toxic Waltz a
Lessons in violence fino ad alcuni pezzi tratti dall'ultimo album
Persona Non Grata. Agli inizi di carriera erano forse la band live più performante della Bay Area, gli stessi
Metallica avevano paura di loro in sede live...beh, dopo 40 anni lo sono ancora. Non ho mai visto una carneficina simile in oltre 30 anni di concerti, forse solo a un concerto dei Metallica del 1992 a Milano ho visto un impatto e una violenza simile. Immensi, con il rientrante
Holt ottimamente affiancato da
Brandon Ellis dei
The Black Dahlia Murder, in sostituzione di
Lee Altus, assente nel tour europeo per motivi familiari. Ottima performance anche dell'ormai fortunatamente ristabilito
Tom Hunting dietro le pelli.
Dopo di loro gli headliner della serata, i
Testament. Sarò breve: tecnicamente una spanna sopra gli altri, una band che annovera tre mostri come
Skolnick,
Di Giorgio e il miglior batterista thrash/death mai apparso sulla terra ossia sua maestà
Dave Lombardo non è seconda a nessuno. Suoni ottimi, prestazione professionale e impeccabile ma...parere da fan, mancava il "fuoco" che ha pervaso tutta l'esibizione degli Exodus e, se vogliamo, anche quella dei Death Angel.
Nel complesso per me una data da ricordare...quando ricapiterà di vedere tutte insieme queste band in Italia?
Peccato, mi sarei aspettato molta più gente, ma forse il caldo e l'offerta molto abbondante in termini concertistici ha frenato un po' i fan...era pure un giorno feriale.
Mah...essendo della vecchissima guardia e avendo vissuto periodi in cui concerti così non ce n'erano o cmq l'offerta era molto limitata, non ci ho pensato un attimo a farmi in giornata Molise-Roma-Molise per vedere cotanto ben di Dio.
Alla prossima.
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