(27 novembre 2008) Stormlord + No Mercy - 27 Novembre 2008 (Duel:Beat, Napoli)

Info

Provincia:NA
Costo:€6
Finalmente dopo un lungo periodo di pausa Delirio Concerti ha ripreso a fare concerti a Napoli, ripartendo proprio da dove aveva interrotto, dal Duel:Beat di Agnano, locale che negli scorsi anni ha visto transitare nomi importanti della scena metal internazionale. E riparte con un impegno abbastanza pesante, cioè quello di garantire, con al collaborazione di XNoize Magazine, un concerto ogni Giovedì, un appuntamento fisso che potrebbe far nascere situazioni interessanti nella città partenopea. Dopo i Wild Weekend di due Giovedì prima e i Presence del Giovedì scorso, questa volta è il turno dei capitolini Stormlord, tornati a Napoli dopo diversi anni di latitanza. L’interesse di vedere cosa avrebbero combinato dal vivo dopo la pubblicazione dell’ottimo “Mare nostrum” era notevole, visto che il tempo a loro disposizione al Gods Of Metal è stato davvero esiguo e con soli tre brani non ci si poteva fare un’idea precisa. Purtroppo, però, questa curiosità è venuta solo ad un centinaio di persone, quelle presenti qui al Duel:Beat questa sera. Ci si aspettava un’affluenza decisamente maggiore, ma tant’è…

A scaldare la platea sono stati chiamati i NO MERCY, mia vecchia conoscenza, visto che ormai sono diverse volte che mi capita di assistere ad un loro show. Sono ormai diversi anni che il gruppo di Piedimonte calca i palchi campani, e devo dire che dall’inizio sono stati fatti diversi passi in avanti. Forti della pubblicazione del nuovo demo “Dark celebrity” e delle date fatte in giro per supportarlo, il gruppo guidato da Roberto Navarra parte in quarta con “Cosmic cum”. Dalle prime note si capisce subito che i suoni non sono al top, ma per fortuna miglioreranno via facendo. Come dicevo prima ho visto il gruppo diverse volte dal vivo, e ho notato un’alternanza tra serate in cui la band è più in forma e altre un po’ più problematiche. Per fortuna questa sera il gruppo viaggia bene, soprattutto il batterista Andrea Simonetti. Ciononostante durante i loro live si ha sempre la sensazione che i nostri nonostante la buona volontà e la passione che mettono nel suonare non siano ancora arrivati ad un livello più professionale. Qualche sbavatura qua e là salta fuori spesso e volentieri, però ci si può passare anche sopra se si considera l’attitudine, soprattutto di Marco Stanzione, che oltre ad avere una bella voce riesce ad interagire a sufficienza col pubblico. Il tempo a loro disposizione passa velocemente, ma i No Mercy fanno ancora in tempo a regalare al pubblico presente una loro versione di “Crystal mountain”, ovviamente dei Death.

Non passa molto tempo per il cambio palco, quindi dopo una lieve attesa tocca agli STORMLORD iniziare il loro show. Immancabile intro, tratto dal film “Dune”, e poi via di corsa con “Where my spirit forever shall be”, seguita a ruota da “Wurdulak”. Il cambio netto rispetto ai No Mercy appare evidente, sia per quanto riguarda l’esibizione in sé per sé che per quanto riguarda i suoni, più definiti e potenti (e qui si sente la mano di Giuseppe Orlando, mago dei banchi mixer…). La band è in forma, Francesco Bucci nonostante gli acciacchi fisici non si risparmia e fomenta il pubblico tra un pezzo e l’altro. La novità sostanziale, questa sera, è la presenza di Andrea dei Withate come chitarrista, in sostituzione, del tutto provvisoria, di Pierangelo Giglioni, che non ha potuto partecipare allo show in quanto in quel di Los Angeles (beato lui…), che svolge molto bene il proprio lavoro, visto e considerato che ha avuto pochissimo tempo per imparare la scaletta. Anche se gli estratti dal nuovo disco sono parecchi (ben cinque su undici pezzi eseguiti), non mancano ovviamente brani dai precedenti album, come “Under the boards”, “I am legend” o “Dance of Hecate”. Anche l’epica “Mare nostrum” rende molto bene in sede live, così come il brano del cd che meno mi aveva convinto, “Neon karma”, che con un piglio leggermente più duro in sede live perde un po’ del suo sapore ruffiano… Inutile stare qui a rimarcare l’ottima prova dietro le pelli di David Folchitto, piuttosto ho notato come una ristretta schiera di fans sotto il palco si sia data da fare dall’inizio alla fine dello show, cantando insieme a Cristiano Borchi praticamente quasi tutti i brani presentati. Dopo l’immancabile “The curse of Medusa” la band propone il brano omonimo, “Stormlord”, eseguito per la prima volta qui in Italia, che pone il sigillo ad uno show complessivamente assolutamente ben riuscito.

L’unica amarezza resta quella legata alla poca presenza di pubblico, ma tutto sommato, visto anche come stanno andando i concerti di band ben più grandi e famose dei nostri, la cosa non mi sorprende più di tanto. Organizzare concerti qui in Italia diventa giorno dopo giorno sempre più un terno al lotto e non si sa più davvero cosa bisogna inventarsi per far si che la gente partecipi più attivamente. Ad ogni modo quella di stasera è stata una serata più che piacevole, e l’augurio è che qui a Napoli si possa continuare nei prossimi mesi a proporre concerti sempre più interessanti.
Forza Delirio…
Report a cura di Roberto Alfieri

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 10 dic 2008 alle 18:46

quando gli stormlord a milano??