(19 settembre 2024) Epica @ Amsterdam

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Come inquadrare un concerto come quello che gli Epica hanno tenuto giovedì 19 settembre 2024 all'Afas Arena di Amsterdam?

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Partiamo da un presupposto: non sono mai stato un grande fan del symphonic metal e neppure di alcuna band del genere con alla voce una rappresentante femminile. Ma quello visto nella capitale olandese, in questo spazio da 5000 posti sito in zona sud tra un cinema iMax e una sala giochi, é stato uno spettacolo per cui la parola "unico" si può spendere. Anche perché le repliche con questa formazione con orchestra e coro si contano davvero sulle dita di una mano: una é stata la sera successiva sempre all'Afas, le altre due saranno in Messico a dicembre.

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Poco mi cambia invece se il tastierista di turno, quello degli Epica per l'appunto, suonasse una tastiera semovente piuttosto che una portatile e curva (stile Deathless Legacy), ma mi importa ben di più l'insieme, l'impatto sonoro e, certo, la gestione dello spettacolo e delle sue dinamiche.

Quindi ok le trovate "extra", come quando dopo le prime cinque canzoni alle tre coriste già presenti on stage si é affiancato un coro di una ventina di bambini, ma ho gradito maggiormente il fatto che lo show sia stato preparato bene e vissuto meglio, dagli Epica e dall'orchestra.

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Uno spettacolo da vedere fin dall'inizio, con i 50 membri dell'orchestra posizionati su più file sopra la band ad introdurre con il brano "Unleashed", riarrangiato senza la band nella prima parte. Uno show che per il metallaro medio ha un riferimento, cioè il celebre S&M dei Metallica, con quell'orchestra guidata da Kamen a sfumare di colori la performance piena di distorsioni dei protagonisti. Un riferimento psicologico che in questa occasione è stato aggiornato con giochi di luce ricercati e schermi su cui scorrevano senza soluzione di continuità immagini più o meno avvincenti.

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Se già tutto ciò non fosse stato abbastanza barocco, come anticipavo, ci sono stati anche diversi momenti in cui si è aggiunto un vero e proprio coro composto da circa 20 bambini, che hanno trasmesso ancora più epicità ad un substrato che ne aveva già da vendere.

I tanti fan della band possono stare tranquilli: Simone Simons è in forma smagliante, sia vocalmente, con quell'approccio lirico portato al successo nel genere da Tarja Turunen, sia esteticamente, con quei capelli rossi che fanno tremare i polsi a tanti.

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La cantante degli Epica ha tenuto il palco con garbo e al contempo con decisione, trasmettendo - anche con diversi cambi d'abito - una certa raffinatezza. Aspetto che é uscito con maggior enfasi sui brani affrontati con la sola orchestra, come "Tides of time" durante la quale la silhouette della rossa vocalist é stata inondata dalla luce dell'occhio di bue.

Ma la peculiarità degli Epica rispetto ad altri gruppi symphonic é il dualismo tra la sua voce e quella del chitarrista Mark Jansen, che specie nel finale si é fatto sentire con le sue harsh vocals. Ben tre sono state le nuove canzoni proposte durante il lungo set, durato circa 2 ore.

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Interessante "Sirens - Of blood and water" - tratta dall'ultimo Ep - proposta con Charlotte Wessels e Myrkur. Ma pure la riproposizione di "Menace of Vanity", che non veniva suonata dal 2012. Al termine i pezzi saranno 20. L'interazione ottimale tra orchestra e band é sicuramente stato il vero punto forte di uno spettacolo pirotecnico, con tanto di 3 esplosioni di coriandoli e stelle filanti. Non ho invidiato chi avrebbe dovuto ripulire tutto per la data successiva.

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Uno show boombastico e a tratti commovente. Grande il successo anche al banco del merch con le magliette andate a ruba.

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Report a cura di Bomma

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