I FLAMES OF HATE sono un giovane gruppo emergente della sempre più folta scena Heavy Metal siciliana, in particolare dell'agrigentino. Perfettamente inquadrati in un apocalittico incrocio fra il puro metal inglese come quello degli Iron Maiden e dei padrini del metallo, i Judas Priest, quanto il metal moderno di stampo thrash statunitense come i primi Metallica ed i Pantera, si pone al centro della nuova scena musicale italiana come il più puro prototipo della heavy metal band, sia a livello musicale che estetico. Granitici nel sound, eleganti nei testi, e profondissimi nella metallogia intrinseca delle loro composizioni, con un tipico modo di scrivere e di eseguire assoli infuocati con devastanti riffs intrecciati, marchiati al fuoco dell'odio sulla stessa immagine iconoclasta del metal derivante dalla metà degli anni ottanta. Il gruppo si forma originariamente nel 2007 con l'ingresso di Angelo Rizzuto nel ruolo stabile di singer negli UNDER SIEGE, una cover band racalmutese piuttosto nota in tutta la provincia. Il leader e fondatore della band è il poliedrico drummer Andrea "Snaker" Sardo che stabilisce da subito un ottima intesa con il cantante creando un sodalizio tuttora ininterrotto. Il gruppo però nonostante il buon equilibrio va incontro a delle difficoltà e dopo due anni ufficialmente si scioglie. Nel frattempo, i due musicisti, fuoriusciti dalle ceneri degli Under Siege, incontrano il guitar hero Angelo Bissanti, dei BROKEN HAMMERS, un altra rinomata cover band dei Metallica oltre che degli immortali Iron Maiden. Entrati a far parte del gruppo, hanno modo di partecipare a diversi concerti, dove finiscono per incontrare Angelo Milisenna, già bassista degli ALCHOLICA, nota band di Ravanusa. Come ogni cosa, marchiata indelebile nel destino di quattro giovani cavalieri predestinati a realizzare grandi cose, c'è sempre un inizio: anche i FLAMES OF HATE nascono sotto quest'effige, dall'idea di Angelo Rizzuto, Andrea Sardo, Angelo Bissanti e Angelo Milisenna. Dopo diversi tentativi di inserire un secondo chitarrista, per espandere ulteriormente il ruvido muro sonoro prodotto dalle chitarre, è il cantante a trovare nel vecchio amico d'infanzia Dario Failla, ex bassista dei GEGEN e successivamente alla chitarra con i 7th SEAL, il nuovo axeman del gruppo, in una strepitosa coppia con Angelo Bissanti. Forti della grande verve caratteriale e dalla sempre maggiore vicinanza verso un sound in perfetto equilibrio fra la NWOBHM ed un granitico thrash, oltre che un tratto ispirativo proprio del primo power metal sullo stile di Helloween e GammaRay, il gruppo sembra avere finalmente il giusto inizio per il primo celebrativo album della loro carriera: l'omonimo ed autoprodotto Flames of Hate. La band inizia a comporre i primi riff che daranno vita al loro primo brano "MadMan", mentre l'affiatamento tra i membri porta velocemente ad un nuovo miglioramento tecnico e compositivo. Nuove canzoni vengono scritte come l'oramai famosa "Between Dream and Reality", "How Can You Do", "Fucking Word", senza dimenticare la title track, simbolo e manifesto del gruppo, l'aggressivo anthem "Flames of Hate". Suggestiva infine la semi-ballad "Dream Planet", coadiuvata dalla splendida voce melodica di Mariailenia Castello, che compare quasi come una guest star, in una celestiale sinergia al fianco del "ruvido" Rizzuto. Come un veloce ed enorme bolide infuocato dall'eterne fiamme dell'odio, per tracciare come in un disegno astrale il loro cammino. Nel marchio immortale del sound classico dell'heavy metal d'autore, il gruppo si prepara con la rabbia intrisa dal divino metallo incandescente, ad affrontare ogni nuova insidia. E' se nella notte una roboante cometa vi tirerà giù dal letto a calci nel culo, sappiate che i Flames of Hate sono arrivati.