E' passato davvero molto tempo da quando il chitarrista Roberto Priori ha dato vita ai Danger Zone. Nei primi anni '80 la band iniziò la sua attività incidendo vari demo ma anche passando attraversato numerosi cambi di line-up. Nel 1984 esce l'EP "Victim of time" su vinile, ma è con il 1987 che la band acquista una considerevole notoriertà in Italia sia di pubblico che da parte dei media, confermata anche da energetiche esibizioni live in numerosi festival hard rock. Nella primavera del 1988 i Danger Zone suonano come gruppo spalla di una delle leggende dell'Heavy Metal mondiale, i Saxon, nel loro concerto in Italia a Verona. Grazie proprio a quella esibizione che vengono notati dal manager e promoter Francesco Sanavio che offre ai Danger Zone un contratto di produzione. L'obiettivo era quello di conquistare il mercato USA con un album registrato nel rispetto dei più alti standard internazionali. Per avere un primo assaggio della scena Rock americana, il gruppo si trasferisce negli States dove nell'estate del '88 tiene tra l'altro un acclamatissimo concerto in uno dei locali più famosi di Los Angels, il mitico Whiskey A Go Go. Quasi un anno dopo, nel maggio del 1989 il disco comincia a prendere forma quando il produttore esecutivo Stephan Galfas, che aveva già prodotto album di Meat Loaf, Savatage, Stryper, John Waite e Saxon, viene coinvolto nel progetto insieme ai suoi colleghi Jody Gray e Mark Cobrin, entrambi provenienti da prodotti di successo nel mercato Hard Rock giapponese come i Loudness ed EZO. Da Giugno a Ottobre 1989 i ragazzi danno vita ad un intensissimo periodo di sessioni di registrazione a Venezia, mentre il mixing viene fatto da Stephan Galfas a New York City con l'apporto tecnico di Noah Baron (Winger, Blackfoot) e Mark Cobrin. Le prime canzoni per l'album che adesso prende il titolo di "Line Of Fire" vengono pescate dal notevole repertorio di demo dei Danger Zone mentre altre vengono scritte e composte durante le sessions stesse.
La band registra anche una travolgente versione di un classico pezzo dei T. Rex "Children of the Revolution" insieme ad altre due cover per espresso desiderio dell'editore americano, "That's Why I Fell In Love With You" del cantante country Eddie Rabbitt e "Let me Rock" un pezzo del 1984 dei Chequered Past, band americana formata dal frontman e cantante Michael Des Barres, l' ex-Sex Pistols Steve Jones e la sezione ritmica dei Blondie. I membri della band danno ampia dimostrazione del loro grande talento scrivendo pezzi Rock di grande presa unite a spessore tecnico musicale notevole, come le scintillanti prestazioni alla chitarra solista di Roberto Priori perfettamente supportate da Stefano Peresson alle chitarre e tastiere e dalla robusta sezione ritmica di Stefano Gregori al basso e Paolo Palmieri alla batteria. La voce calda e graffiante di Giacomo Gigantelli ben si adatta, dando spessore, a brani come "State of the Heart"," Hardline", "Love Dies Hard" e "Fingers". Su quest'ultimo pezzo è possibile ascoltare ai cori la cantante e modella Grace Jones.
Ultimate le registrazioni in studio i Danger Zone iniziano le prove per gli spettacoli Iive ed i ragazzi si preparano per il loro trasferimento a Los Angeles. Ma a causa di interminabili negoziati con l'etichetta statunitense il tempo passa senza che succeda niente e la band comincia a perdere pezzi; i soldi iniziano a scarseggiare, costringendo i membri della band che restano a vendere parte della loro attrezzatura per pagarsi il viaggio verso gli Stati Uniti. Quando finalmente i Danger Zone iniziano ad ottenere una buona reputazione facendo date a ripetizione nel circuito dei Clubs della bassa California, la scena musicale di Los Angeles viene colpita duramente dalla ondata del Grunge, costringendo i Danger Zone a rinunciare al loro grande sogno, di farla finita e tornare a casa in Italia.
Col passare degli anni "Line of Fire" ha raggiunto lo status di album culto dell'underground musicale grazie all'incessante tam tam delle riviste Rock, delle fanzine e dei devoti fan del gruppo che hanno invocato a lungo la sua pubblicazione.
A Gennaio 2011 il sogno si avvera, l'album vede finalmente la luce del giorno, grazie alla rimasterizzazione dei nastri originali fatta da Roberto Priori.
A settembre 2012 i Danger Zone annunciano la firma del contratto con la Avenue of Allies e di essere in procinto di dare alle stampe il loro album di ritorno.
Dopo un lungo viaggio di quasi due anni, l'attesissimo follow-up di "Line Of Fire" (Avenue of Allies / Frontiers Records 2011) dal titolo “Undying” è quasi pronto per suonare nei vostri impianti stereo.
Prima di entrare in studio, i membri storici della band, Roberto Priori (chitarra), Paolo Palmieri (batteria) ed il cantante Giacomo Gigantelli hanno aggiunto alla line-up il bassista Roberto Galli.
L'album è stato prodotto da Roberto Priori nei suoi PriStudio di Bologna e co-prodotto dallo storico produttore artistico dei Danger Zone Jody Gray.
Nel marzo 2014 il gruppo pubblica un singolo e un video della canzone degli EZO "Fire Fire", un omaggio alla leggendaria band giapponese degli anni '80 che vede anche l'ingresso in line-up del nuovo bassista Matteo Minghetti.
I Danger Zone iniziano quindi a lavorare alle composizioni per un nuovo album, che viene realizzato con il contributo di Pier Mazzini (Perfect View) e di Michele Luppi (oggi nei Whitesnake) alle tastiere.
Il disco, registrato ancora una volta PriStudio di Bologna con la produzione di Roberto Priori e Jody Gray, esce nel 2016 per la Pride & Joy Music con il titolo "Closer To Heaven".
Dopo un periodo di "rodaggio" nella band entra il secondo chitarrista Danilo Faggiolino.
Nell'autunno del 2018 iniziano le registrazioni del nuovo album, come sempre con la produzione di Roberto Priori e Jody Gray. Il disco si chiama "Don't Count On Heroes" ed esce a ottobre 2019 sempre con l'etichetta Pride & Joy Music.
La pandemia del 2020/21 ha ostacolato le possibilità della band di promuovere appieno l'album, portandola ad una pausa temporanea.
I Danger Zone Si sono riuniti nuovamente nel 2022, riprendendo le esibizioni dal vivo e quelle sessioni di scrittura che hanno poi condotto alla realizzazione del nuovo capitolo del loro viaggio musicale, rappresentato dall'album “Shut Up!”, pubblicato a settembre 2024, per Pride & Joy Music.